La Sancataldese sogna in grande
Si prospetta un'estate caldissima per la Sancataldese, pronta a dare inizio al progetto per la nuova stagione di serie D.
L'obiettivo della società è uno solo: costruire una squadra che possa lottare per la zona play-off. Il presidente Giuseppe Diliberto fissa così fin dal principio quali sono i traguardi da raggiungere: «Stiamo lavorando intensamente per mettere insieme un gruppo capace di centrare la zona play-off; la passata stagione abbiamo accarezzato l'idea ma adesso dobbiamo fare i modo di lottare per la zona alta della classifica. Il direttore sportivo e tutto lo staff sono al lavoro per creare un gruppo giovane, motivato e di livello, valutando attentamente sia i giocatori da riconfermare dopo la stagione da poco conclusa che i nuovi innesti da inserire all'interno del gruppo. Il tutto senza trascurare il nostro settore giovanile, fondamentale per la realizzazione di un progetto a lungo termine».
Il presidente annuncia dunque grandi novità in arrivo per la prossima settimana, e potrebbero riguardare anche lo staff dirigenziale: «In questo momento stiamo valutando con attenzione l'ingresso di nuovi soci nel progetto Sancataldese. Al momento siamo sei persone al timone e il nostro intento è sempre stato quello di non ampliare eccessivamente la cerchia. Abbiamo però ricevuto diverse proposte e, per la crescita di questa società, valuteremo il da farsi».
Intanto il capitano dei verdeamaranto, Salvatore Di Marco, scioglie le prime riserve sul suo futuro e allontana le voci su un possibile addio: «Attualmente le mie condizioni fisiche mi permettono di pensare al campo anche per la prossima stagione, per cui sono a disposizione del mister. Ho sempre detto che la maglia della Sancataldese per me è come una seconda pelle e questo non è cambiato, per cui darò il massimo finchè ne avrò la possibilità». Di Marco dice poi la sua sugli obiettivi stagionali: «Lo scorso anno abbiamo dimostrato di avere i mezzi per puntare a qualcosa di più rispetto alla salvezza, ma siamo stati un po' ingenui. Il nostro compito adesso è imparare dagli errori commessi e, con l'intervento della società, tentare concretamente di alzare ulteriormente l'asticella».