Il FC Messina si arrende nel finale sul campo del Giugliano

16.02.2020 21:30 di  Francesco Pizzoccheri   vedi letture
Fonte: messinasportiva.it
Il FC Messina si arrende nel finale sul campo del Giugliano

Un Football Club Messina accorto ma sfortunato esce sconfitto dal “De Cristofaro” di Giugliano, subendo il soprasso dei campani che adesso occupano la terza posizione in classifica. Gara equilibrata, decisa dalla stoccata di Orefice a pochi minuti dalla fine, dopo che i giallorossi erano rimasti in dieci per il doppio giallo inflitto ad Alessandro Marchetti. A metà ripresa, uno straordinario Marone aveva enutralizzato il rigore del possibile vantaggio campano con Esposito.

Il pre-partita – Gara importante quella del “De Cristofaro”, in palio ci sono punti pesanti per la zona playoff con le tigri che sognano il sorpasso ai danni dei siciliani. Gabriele recupera Domenico Marchetti, squalificato contro il Nola, che però parte dalla panchina. Al centro della difesa ci sono Quitadamo e Fissore, Casella e Brunetti i terzini. In mezzo c’è la coppia Giuffrida-Alessandro Marchetticon Bevis e Correnti liberi di alternarsi sulle fasce. In attacco il solito duo formato da Coria e Carbonaro. A disposizione del tecnico giallorosso si rivede anche Camara, mentre c’è anche la novità Thomas Benoit.

La Cronaca – Animi subito accesi, dopo pochi minuti un vigoroso intervento di Micillo ai danni di Giuffrida viene punito col giallo dal direttore di gara, non dopo che si sia acceso un parapiglia. La prima parte di gara è di marca campana, all’11’ lancio di De Girolamo per Micillo che prova a calciare al volo senza trovare lo specchio della porta.  Intorno al 20’ bella sponda di Carbonaro per Coria che serve l’accorrente Bevis, ma la sua conclusione termina nettamente sul fondo. Al 27’ ospiti pericolosi, cross di Coria per il colpo di testa di Correnti e palla di poco alta sopra la traversa. La gara scivola via fino al duplice fischio del direttore di gara, le due squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-0 al termine di una prima frazione senza troppi sussulti con un buon Giugliano nei primi minuti, mentre il Football Club Messina ha creato qualche buona situazione nella seconda parte senza concedere troppi spazi ai padroni di casa. L’inizio è promettente, conclusione di Micillo che Marone blocca in due tempi. Int6rno al 50′ bel diagonale di Correnti, ma Mola si suepra e dice di no. Poco dopo, corner di Coria e la palla sfila, ma Bevis calcia malamente all’altezza del dischetto del rigore divorandosi il vantaggio. Prima dell’ora di gioco, Gabriele toglie Coria e si gioca la carta Melillo. Padroni di casa pericolosi con Esposito che calcia a botta sicura ma la difesa peloritana fa buona guardia. Al 63′ l’espisodio che potrebbe indirizzare il match in favore dei campani, Orefice cade in area sgambettato d aun difensore siciliano, l’arbitro concede la massima punizione tra le proteste dei giallorossi che accusano l’attaccante di aver accentuato la caduta. Dal dischetto si mpresenta Esposito, ma Marone si butta sulla sua sinistra e neutralizza il penalty. Al 69′ il sig. Alessio De Vincentis estrae il secondo giallo all’indirizzo del tecnico del Giugliano, Agovino, reo di aver esagerato nelle proteste.  Al 77′ Gabriele richiama in panchina Carbonaro, al suo posto Dambros. All’82’ i giallorossi rimangono in 10, fallo di Alessandro Marchetti su Micillo, per lui si tratta del secondo giallo della gara che gli costa il rientro antcipato negli spogliatoi. Gabriele si copre inserendo Falco al posto di Casella. Il Football Club Messina sembra in controllo, ma all’85’ arriva la beffa: azione di Logoluso sull’esterno che mette in mezzo, arriva Orefice che calcia dalla distanza e infila Marone con un tiro chirurgico che si va ad insaccare nell’angolino facendo esplodere il pubblico del “De Cristofaro”. Gli ospiti provano a raddrizzare la gara con la forza dei nervi, ma la punizione di Quitadamo e il tentativo di Miele sono d adimenticare. Il Giugliano, dunque, completa l’operazione soprasso ai danni dei giallorossi, che possono recriminare per una sconfitta determinata più dagli episodi che dai demeriti di Giuffrida e compagni.