Caronnese, Di Prisco: "Lega Pro? Lotteremo fino alla fine"

23.01.2020 11:30 di  Elena Gestra   vedi letture
Caronnese, Di Prisco: "Lega Pro? Lotteremo fino alla fine"

Ha raggiunto Caronno Pertusella solo nelle vacanze di Natale, ma Michele Di Prisco, quasi 25 anni, centrocampista centrale, s’è già fatto voler bene. Alla prima partita in casa del 2020 contro il Ligorna ha esordito con un bel goal. Un ottimo biglietto da visita, niente da dire.

Primi 90 minuti e primo goal: meglio di così non si può…

Quello nella partita contro il Ligorna è stato il primo goal con la maglia rossoblù, e sono contentissimo. Ancora di più per la vittoria di squadra, che è stata meritata. Spero di continuare a fare bene e dare il mio contributo ai ragazzi che mi hanno accolto a braccia aperte.

Classe 1995, ma un passato calcistico di tutto rispetto. Raccontaci un po’.

Ho iniziato nelle giovanili del Nocerina, quindi Brescia e Torino. Poi è arrivato il Lanciano in serie B, l’Aversa Normanna, il Sorrento e il Portici in serie D. Proprio in quest’ultima squadra da dicembre 2018 ho realizzato dieci goal in sedici partite. Da dicembre sono a Caronno, grazie alla chiamata del direttore sportivo Ferrara.

Subito la domanda tanto temuta: quest’anno la Caronnese potrà realizzare il sogno di andare in Lega Pro?

Per fare il salto nelle categorie superiori non bisogna mai mollare e bisogna allenarsi sempre al 200%. Inoltre è obbligo condurre una vita sana: solo così, probabilmente, il sogno di giocare in categorie importanti si può avverare. Ai tifosi voglio dire che lotteremo fino alla fine, partita dopo partita, senza montarci mai la testa, rispettando sempre l’avversario. Sono concetti che non devono venire mai meno se si vuol fare un campionato di vertice.

Come ti vedi fra 10 anni?

Fra dieci anni magari ne riparleremo, ora voglio pensare al presente e il mio presente si chiama Caronnese.

Se non fossi calciatore, cosa saresti?

Se non fossi calciatore sarei sicuramente un amante di questo sport: il calcio per me è aria, senza non si può stare. Le pressioni, le soddisfazioni e le emozioni che dà questo sport sono essenza vitale per me.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Un mio pregio è l’essere molto altruista e di cuore: per i miei compagni in campo e fuori farei di tutto. Il difetto che tutti mi dicono che ho è che sono un po’ “rompiscatole”. Sono sempre con il sorriso e ho sempre voglia di scherzare anche quando bisogna fare i seri. Sono di Napoli: è la mia personalità e sinceramente ne vado fiero, e continuerò ad essere così!

Che squadra tifi?

La mia squadra del cuore è la Juventus da quando avevo 5 anni, perché amavo Alessandro Del Piero e poi mi ispiravo a Claudio Marchisio.

Come ti carichi prima della partita?

Di solito ascolto tanta musica, poi leggo i messaggi dei miei genitori e della mia fidanzata che mi seguono sempre.