Bitonto, mister Taurino: "Non c'è dubbio: promozione meritata, lo dice la classifica"

Fonte: Davide Boellis - salentosport
Bitonto, mister Taurino: "Non c'è dubbio: promozione meritata, lo dice la classifica"

La notizia era nell’aria da ormai diversi giorni, ma probabilmente il 22 maggio 2020, sarà una data che resterà a lungo impressa nelle menti e nei cuori dei tifosi del Bitonto, giorno in cui il Consiglio direttivo della Lnd ha di fatto sancito l’approdo in Serie C della formazione neroverde. Un altro piccolo passo verso un traguardo storico quindi, in attesa dell’ufficialità che dovrebbe arrivare nei primi giorni del mese di giugno. Un’impresa di assoluto spessore quella compiuta dalla compagine del presidente Rossiello, un’impresa che avrà marchiato a a fuoco il nome di mister Roberto Taurino. Arrivato nella cittadina barese in punta di piedi ed in grado, partita dopo partita, di scalare quello che ad inizio campionato sembrava un Everest, scrivendo domenica dopo domenica una splendida pagina di calcio, sempre con umiltà ed una grande cultura del lavoro, qualità umane e morali che lo hanno contraddistinto in tutta la sua carriera. Oggi la redazione di Salentosport ha raccolto le sensazioni del direttore d’orchestra del Bitonto, ormai ad un passo dall’approdo nel calcio professionistico.

AD UN PASSO DAL SOGNO – “Premettiamo che ad oggi si parla ancora di ufficiosità, con la ratifica dei verdetti che dovrebbe arrivare nei primi giorni di giugno, ma credo che almeno per ciò che riguarda le prime in classifica, la situazione dovrebbe essere confermata. Sappiamo tutti che questa è comunque una situazione anomala, che nel calcio non credo si fosse mai verificata, che ha portato i vertici a dover comunque prendere delle scelte anzitempo, vista la conclusione anticipata dei campionati. Per il percorso fatto e per quello che dice la classifica, non credo ci siano dubbi su ciò che meritiamo, come confermato anche dai nostri numeri, che personalmente credo valgano ancor di più del punto di vantaggio in classifica. Capisco che chi era dietro di noi volesse giocarsi le proprio chance, e questo è più che legittimo, ma anche noi avremmo preferito tagliare questo traguardo sul campo, però ripeto, questa situazione ha portato a dover prendere delle decisioni in maniera anomala, ma per quanto fatto e dimostrato, noi sentiamo comunque nostro questo grandissimo risultato“.

DALL’ESONERO ALLA SERIE C – “Questo traguardo per me è motivo di grande orgoglio. Noi tutti quando abbiamo scelto di sposare questo progetto eravamo convinti di poter fare molto bene qui a Bitonto, per merito soprattutto della famiglia Rossiello,famiglia di grandi valori, che sapevamo ci avrebbe permesso di portare avanti il nostro lavoro con grande serenità. Quando si parla del girone H di Serie D, sappiamo che si parla comunque di un girone molto ostico e difficile, con realtà di grande spessore e consolidate, come Taranto, Cerignola, Foggia, Casarano, Sorrento e tutte le altre,  perchè questo è stato un campionato composto da ottime formazioni, senza nessuna Cenerentola o vittima sacrificale. Quando parlo sono sempre molto sincero e io personalmente credo di aver fatto abbastanza bene anche nella mia esperienza a Nardò. Nel primo anno abbiamo raggiunto un grande risultato per quelle che erano le possibilità, ma anche l’anno dopo stavamo continuando a fare benissimo con una squadra giovane e con un budget molto ridotto. A fine girone d’andata eravamo terzi in classifica, poi qualcosa si è rotto, ma ora è inutile guardare al passato, posso solo dire che prova ancora grande dispiacere per come sia finita quella mia esperienza. Fortunatamente al di là della delusione umana che ho avuto a Nardò, non ho mai perso la fiducia nel lavoro ed in tutti i miei ideali, e come spesso avviene nel calcio, dopo una grande delusione o dopo una sconfitta, occorre sempre provare a rifarsi, perchè la possibilità capiterà“.

SGUARDO AL FUTURO: “Vediamo ora di definire un po’ il tutto. È chiaro che dopo averla conquistata sul campo farebbe piacere viverla da protagonista la Lega Pro. Sappiamo bene che si tratta di un campionato molto complicato, che io ho conosciuto sia da giocatore che da vice di Antonio Calabro a Francavilla; salendo di categoria, oltre al livello tecnico, tattico e fisico delle squadre, si vanno ad affrontare anche società molto più strutturate ed organizzate, quindi bisognerà strutturassi e crescere anche a livello societario, ma in questa direzione il presidente ha già le idee abbastanza chiare. Sarà un campionato dalle mille difficoltà con squadre dalla grande tradizione come Palermo, Avellino, Catanzaro, e chissà magari anche il Bari, in un girone che si preannuncia come una B2. L’obbiettivo del Bitonto come già detto dal nostro presidente sarà quello di riuscire ad assestarsi nei professionisti e sono sicuro che si lavorerà per regalare una  nuova gioie ai tifosi. Ora c’è solo tanta voglia di misurarsi in questo nuovo palcoscenico”.