Nell'ultima giornata della stagione regolare, la SPAL si trova davanti a un obiettivo chiaro: battere il Gubbio per tentare di migliorare la propria posizione in classifica in vista dei playout. Alla vigilia dell'importante sfida, il tecnico Francesco Baldini ha incontrato la stampa, analizzando la situazione della squadra e l'importanza del match che potrebbe garantire ai ferraresi il doppio risultato favorevole negli spareggi salvezza.
Con l'infermeria che si sta progressivamente svuotando, Baldini può contare su un organico quasi al completo, nonostante i risultati delle ultime settimane non abbiano premiato l'impegno dei suoi giocatori. Il tecnico, tuttavia, appare fiducioso riguardo al percorso intrapreso nell'ultimo mese e mezzo.
Recuperi importanti per la sfida decisiva
«Sono rientrati in gruppo venerdì e oggi faranno la totalità dell'allenamento con la squadra. Sono molto contento di aver recuperato questi due giocatori», ha spiegato Baldini riferendosi a Bassoli e Karlsson, che si aggiungono ad Arena e Rao, di ritorno dalla squalifica. Resta ancora indisponibile Mignanelli, che dovrebbe tornare ad allenarsi con i compagni la prossima settimana.
La sfida contro il Gubbio rappresenta un'opportunità cruciale per la compagine estense: «Nella partita di domenica dovremo fare di tutto per vincerla per poi vedere cosa fa il Milan Futuro. Dobbiamo pensare a noi stessi e cercare di guadagnarci il doppio risultato a favore nel playout. Sarà una partita di fondamentale importanza per ritrovare i tre punti, come d'altra parte abbiamo cercato di fare sempre nelle ultime cinque o sei partite».
L'importanza della posizione finale
Il tecnico ha voluto rimarcare l'importanza di chiudere davanti al Milan Futuro nella graduatoria finale: «Oggi proverò a ribadire alla squadra l'importanza di arrivare davanti al Milan Futuro, ma penso siano consapevoli delle implicazioni che avrebbe questo risultato. La vittoria col Gubbio può essere fondamentale e quando una cosa è fondamentale bisogna metterci tutti noi stessi. Nelle ultime partite questo è stato fatto, al netto di qualche distrazione che ci portiamo dietro ormai da otto mesi».
Baldini è consapevole che il Gubbio non scenderà in campo per fare da sparring partner: «Ho la certezza che il Gubbio non voglia giocare il playoff contro l'Arezzo, quindi farà di tutto per vincere la partita. Con Gaetano Fontana ci lega un'amicizia vera, di grande rispetto e stima e lo reputo un bravo allenatore. La sua è una squadra che prova sempre a giocare, è propositiva e ben preparata. Ci aspetta una partita difficile, ma penso che anche loro temano la SPAL dell'ultimo periodo. I ragazzi sanno l'importanza di questa partita».
Scelte tecniche e gestione del gruppo
Per quanto riguarda la formazione, Baldini ha annunciato che preserverà uno dei suoi elementi chiave: «Nador sicuramente non giocherà titolare visto che è diffidato. In questo momento Steve è un giocatore fondamentale per questa squadra. È cresciuto tantissimo ultimamente ed è molto importante a prescindere dal gol che ha fatto a Pesaro. In questo momento è un elemento che bisogna tutelare in maniera assoluta per i playout».
Il tecnico ha anche affrontato il tema degli errori in avvio di gara, come quello commesso a Pesaro: «Il gol incassato a Pesaro dopo pochi minuti mi ha fatto arrabbiare tantissimo. Per un errore del genere ci si può far poco, se non rimboccarsi le maniche e provare a ribaltare la partita come poi hanno fatto i ragazzi. Come ho sempre detto, non verrò mai in conferenza ad attaccare un giocatore per un errore. Mi fa arrabbiare perché abbiamo indirizzato una partita in maniera negativa, però l'errore ci sta. Il nervoso che mi viene lì per lì mi deve passare nel momento in cui la squadra ci mette ciò che ci ha messo per ribaltare la partita».
Una squadra che ha ritrovato fiducia
Nonostante le difficoltà, Baldini ha voluto sottolineare i progressi compiuti dalla sua squadra: «L'aspetto su cui ci dobbiamo focalizzare è che in questo momento la SPAL se la gioca con tutti. Secondo me fino a 7/8 partite fa non se la giocava con nessuno. Eravamo in una situazione in cui mi sentivo molto preoccupato e alla ricerca continua di quello che poi ho trovato in questo periodo. L'obiettivo iniziale era cercare di arrivare ai playoff con un'identità ben precisa, con delle certezze. In questo momento la SPAL subisce pochissimo ed è una squadra che crea sempre l'occasione per vincere la partita. Siamo vivi e la SPAL se la gioca con tutti. Se l'è giocata con le prime in classifica e ci dobbiamo concretare su questo. Poi io non posso farci niente nel momento in cui la palla è sulla linea e un giocatore la butta fuori o dentro. La soddisfazione è che abbiamo una squadra che se la vuole giocare tutti».
Il tecnico ha anche notato un cambiamento nell'atmosfera delle partite casalinghe: «Nelle ultime partite questa tensione secondo me è andata via e ci è stato riconosciuto anche dal pubblico. I ragazzi danno tutto e vogliono salvare la SPAL in questa stagione. Sette partite poteva esserci questa tensione a giocare in casa, ora non la avverto».
Aspetti tattici e condizione dei giocatori
Sul piano tattico, Baldini ha confermato di aver trovato un assetto che funziona, pur mantenendo aperte altre opzioni: «Avevo detto nella scorsa conferenza pre-gara che il 4-2-4 che era una soluzione che avrei provato. Penso che Antenucci debba avere un compagno vicino per esprimersi al meglio. Avevamo qualche difficoltà dietro e quindi avevo lavorato anche su questo modulo. È una soluzione che abbiamo e che possiamo usare all'inizio o a partita in corso. Nel secondo tempo di Pesaro con il 4-2-4 la squadra non ha fatto male e quindi abbiamo anche questa possibilità».
L'equilibrio tattico resta comunque il punto di forza della squadra attuale: «L'equilibrio che ha trovato questa squadra è chiaro a tutti, fermo restando gli errori che sono i costati i gol nelle ultime partite. Questa squadra ha trovato una sua identità. Questo ha portato nelle ultime due partite a non far tirare gli avversari e ti ha fatto creare tanto, nonostante la difficoltà a buttarla dentro. L'equilibrio nel calcio è una cosa fondamentale e noi in questo momento possiamo andare avanti così».
Riguardo alle condizioni dei singoli, Baldini ha fornito aggiornamenti incoraggianti su Paghera: «Le sue condizioni sono buone, questa settimana ho visto un ottimo Paghera che potrebbe essere già della partita col Gubbio. Abbiamo ancora un allenamento, però questa settimana ha migliorato la sua condizione e la sua tranquillità per l'infortunio che aveva avuto nella gamba, e a volte la serenità a livello mentale è più importante di tutto il resto. In questo momento, il giocatore è tranquillo».
Il recupero di Karlsson rappresenta un'altra risorsa importante per il tecnico: «Il suo recupero è importante perché se prima giocavamo con due attaccanti non avevo un'alternativa. Mi dà la possibilità di schierare i due attaccanti e poi di intervenire dalla panchina senza modificare l'assetto della squadra. Se prima schieravo insieme Molina e Antenucci avevo finito le cartucce offensive e il suo recupero nello svolgimento dei 95 minuti di partita è molto importante».
In chiusura, Baldini ha parlato della situazione di Mignanelli e delle prestazioni di Ntenda: «Mignanelli conto di riaverlo per la metà della settimana prossima, fermo restando che Ntenda è una bella sorpresa. È un ragazzo che conoscevo dai tempi della Juventus U23 e in questo momento è un giocatore che sta facendo bene sia in fase offensiva che in quella difensiva. Fa parte anche lui dell'equilibrio che ha trovato questa squadra».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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