Albinoleffe, il presidente Andreoletti: «Sacrosanto ciò che il Comitato 4.0 sta chiedendo al Governo»

27.10.2020 19:30 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Albinoleffe, il presidente Andreoletti: «Sacrosanto ciò che il Comitato 4.0 sta chiedendo al Governo»

All'inizio di una settimana determinante sia per l'AlbinoLeffe sia per l'intero movimento sportivo italiano, è il Presidente Gianfranco Andreoletti a intervenire sull'attualità facendo il punto della situazione sul momento della Prima Squadra e sui club di Serie C.

Un pareggio, quello di Grosseto, che lascia in eredità diversi spunti per le prossime gare...
Nonostante il punto conquistato con una squadra che occupa i primi posti della classifica, sono tornato un po' deluso dalla trasferta di Grosseto. Per quanto espresso sul campo in termini di gioco e occasioni, meritavamo sicuramente i tre punti. Così non è andata e, come purtroppo sta accadendo da inizio campionato, paghiamo pesantemente i nostri errori.

Ora al "Città di Gorgonzola" arriva la Pistoiese, che come l'AlbinoLeffe ha raccolto meno rispetto a quanto seminato.
Domenica, vista la situazione di classifica, ci atttende una partita che definire importantissima è riduttivo. Sarà una settimana fondamentale. È necessario prepararla al meglio e arrivare al weekend con la giusta concentrazione per raccogliere i frutti del lavoro quotidiano.

Dal calcio giocato all'attuale situazione del calcio italiano. La Lega Pro si è fortemente mobilitata per chiedere sostegno da parte delle istituzioni.
Ciò che il Comitato 4.0 sta chiedendo al Governo e alla politica in generale è sacrosanto, ma non solo. Anche la decisione intrapresa dalla Premiere League dovrebbe essere d'esempio (i club hanno stanziato 50 milioni di sterline per finanziare le categorie minori, ndr). La valenza sociale dell'attività che svolgiamo sui giovani è di tutta evidenza. È noto come le società di Lega Pro già soffrano di una certa carenza di risorse, frutto di una Legge Melandri che le penalizza oltremodo.

Tra le difficoltà di natura sanitaria e la situazione economica del Paese, il calcio professionistico "minore" rischia di pagare più di altri il prezzo della crisi.
Quello che stiamo vivendo è un momento di estrema criticità perché a questa fragilità pregressa si sommano le difficoltà delle proprietà, che possono dedicare sempre meno risorse all'attività-calcio, visto quanto sta accadendo nell'economia del Paese. Se crediamo veramente che lo sport sia "maestro di vita" per i giovani italiani, questo è il momento di dimostrarlo.