La stagione calcistica del Modica si conclude ancora una volta con un sapore amaro. Per la seconda annata consecutiva, la formazione siciliana non è riuscita a raggiungere il traguardo sportivo che si era prefissata, lasciando nella dirigenza e nei tifosi un profondo senso di delusione.
La società modicana ha affidato a una nota ufficiale il proprio stato d'animo al termine di una campagna che ha visto la squadra impegnata fino all'ultimo momento della stagione. "Per il secondo anno consecutivo non riusciamo a centrare l'obiettivo prefissato, e questa volta fa ancora più male", hanno dichiarato dalla dirigenza, sottolineando come sia "toccato nuovamente a noi subire l'aspetto più cinico e drammatico di questo meraviglioso sport".
Nonostante la delusione per il mancato raggiungimento degli obiettivi, il club ha voluto ribadire l'orgoglio per l'impegno profuso durante tutta la stagione. "Rimane intatto il sentimento di orgoglio che proviamo consapevoli di esserci spesi fino all'ultimo giorno per la nostra città", hanno precisato i dirigenti, evidenziando il legame indissolubile tra squadra e territorio.
Il ringraziamento alla comunità
La società ha voluto esprimere gratitudine verso tutti coloro che hanno sostenuto il progetto sportivo nel corso della stagione. Particolare riconoscimento è stato rivolto ai tifosi, "tra cui i tanti bambini che oggi incontriamo in giro per la città con la nostra maglia addosso", segno tangibile dell'affetto e dell'identificazione della comunità con i colori sociali.
I ringraziamenti si sono estesi alle istituzioni locali, "che ci sono state vicine", e al tessuto imprenditoriale del territorio, comprendendo "tutte le aziende e le piccole attività che hanno contribuito ad alimentare questo progetto". Non è mancato il riconoscimento per "gli addetti ai lavori che con impegno e dedizione hanno dato forma al gruppo di lavoro di questa stagione".
Le polemiche sulla trasferta di Aversa
Il comunicato della società modicana ha toccato anche questioni extra-sportive, con particolare riferimento agli eventi verificatisi durante la trasferta di Aversa. La dirigenza ha allegato il comunicato del giudice sportivo che ha inflitto la squalifica dello stadio campano, oltre a una multa alla società di casa, fornendo secondo il Modica "chiarezza sui fatti successi domenica".
Le critiche mosse dalla società siciliana riguardano diversi aspetti dell'organizzazione della gara. "Vietare ad una comunità che si trova a 750km di distanza di vedere la diretta della gara nonostante accordi chiari, esagerare sul prezzo dei biglietti e creare un clima più che ostile con scene di guerriglia non c'entrano nulla con lo sport", hanno denunciato i dirigenti modicani.
La distanza geografica di 750 chilometri tra le due città ha reso ancora più problematica la situazione per i tifosi siciliani, che si sono trovati impossibilitati a seguire la propria squadra nonostante, secondo quanto riferito dal club, esistessero "accordi chiari" per la trasmissione della gara.
La richiesta di rispetto
Il Modica ha concluso il proprio comunicato con un appello al rispetto, rivendicando la dignità mostrata dalla propria comunità durante l'intera stagione. "Una città e una comunità che con dignità ha seguito in questa lunga stagione dirigenza e squadra, identificandosi in questi colori e rappresentando al meglio Modica", hanno sottolineato dalla società.
La richiesta finale è stata netta e diretta: "Modica merita rispetto". Una frase che racchiude il sentimento di una comunità che, pur nella delusione sportiva, rivendica il proprio diritto a essere trattata con correttezza e fair play, valori che dovrebbero essere alla base di ogni competizione sportiva.
La stagione del Modica si chiude quindi con l'amaro in bocca per un obiettivo mancato, ma anche con la consapevolezza di aver rappresentato degnamente la propria città e di aver mantenuto alta la dignità anche nei momenti più difficili, auspicando che il calcio possa tornare a essere soprattutto sport e passione genuina.
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