Il Costa d'Amalfi riparte dopo la retrocessione: puntando su competenze e giovani

Il Costa d'Amalfi volge pagina dopo una stagione amara conclusa con la retrocessione in Eccellenza e avvia un nuovo corso tecnico-dirigenziale per tentare l'immediato ritorno nella categoria perduta. Il sodalizio guidato dal patron Nicola Savino ha delineato la strategia per il rilancio attraverso due nomine che ridisegnano completamente l'assetto della prima squadra.

La società costiera ha dovuto metabolizzare una stagione di profonde difficoltà nel girone H di Serie D, dove la permanenza nella parte bassa della classifica per l'intera durata del campionato ha determinato l'inevitabile discesa di categoria dopo appena un anno di militanza nel quarto livello nazionale.

La risposta del club non si è fatta attendere, con decisioni immediate volte a costruire le fondamenta per una pronta risalita. Il primo tassello della riorganizzazione prevede l'ingresso di Alfonso Contaldo nel ruolo di direttore tecnico della prima squadra, figura chiamata a rappresentare il primo significativo cambiamento nell'organico dirigenziale.

Le competenze di Contaldo si estenderanno alle questioni strutturali e strategiche dell'area tecnica, con particolare attenzione al coordinamento delle attività giovanili. Il curriculum del nuovo dirigente vanta una conoscenza approfondita del calcio territoriale, maturata attraverso esperienze sia nel settore dilettantistico che in quello professionistico, oltre a un passato da allenatore della stessa prima squadra amalfitana.

Il secondo pilastro della riorganizzazione riguarda la panchina, affidata a Marco Cestaro in quello che rappresenta un passaggio dal campo alla guida tecnica. L'ex capitano simbolo del Costa d'Amalfi porta con sé una conoscenza approfondita dell'ambiente e una esperienza recente nel settore giovanile, dove ha ottenuto risultati significativi alla guida degli Juniores Nazionali.

La scelta di Cestaro appare orientata dalla sua capacità dimostrata nella valorizzazione dei giovani talenti, aspetto che si inserisce perfettamente nella filosofia societaria orientata verso la crescita del vivaio. La sua promozione dalla categoria giovanile alla prima squadra testimonia la fiducia riposta dalla dirigenza nelle sue capacità tecniche e gestionali.

La società ha motivato la decisione attraverso un comunicato che evidenzia le qualità del nuovo tecnico: "È apparso come una scelta naturale. È uno dei capitani storici del club. Conosce l'ambiente, incarna i veri valori del consiglio d'amministrazione, ha già lavorato con molti giovani".

La filosofia che ispira il nuovo corso del Costa d'Amalfi poggia su tre elementi fondamentali: la valorizzazione delle competenze interne, il rafforzamento del legame con il territorio e l'investimento sui giovani. Questa strategia rappresenta una risposta strutturale alle difficoltà incontrate, privilegiando la stabilità e la continuità rispetto a soluzioni esterne.

Il progetto di rilancio assume i contorni di un vero e proprio "new deal" societario, che mira a coniugare ambizioni future e tradizione storica del club. L'obiettivo dichiarato rimane il ritorno immediato in Serie D, traguardo che la dirigenza intende perseguire attraverso un approccio metodico basato sulla costruzione di fondamenta solide.

La scommessa su figure interne al club rappresenta una scelta coraggiosa ma coerente con i valori societari, privilegiando la conoscenza dell'ambiente e l'identificazione con i colori sociali rispetto a profili esterni. Il binomio Contaldo-Cestaro dovrà dimostrare di possedere le competenze necessarie per guidare la risalita della squadra costiera.

La stagione che si avvicina rappresenterà quindi un banco di prova fondamentale per verificare la validità delle scelte effettuate e la capacità del nuovo assetto dirigenziale e tecnico di tradurre in risultati concreti le ambizioni di una società determinata a riscattare la delusione dell'ultima annata.