Il cammino verso la finale dei playoff degli Spareggi seconde di Eccellena si fa sempre più concreto per il Gela, che ha messo in mostra una prestazione maiuscola nella semifinale d'andata contro il Venafro. Al termine di novanta minuti di calcio spettacolare, la formazione guidata da Gaspare Cacciola ha conquistato una vittoria schiacciante per 3-0, mettendo un'ipoteca importante sulla qualificazione all'atto conclusivo della competizione.
La cornice di pubblico dello stadio "Presti" ha fatto da degno palcoscenico a una serata che rimarrà negli annali della storia recente del club siciliano. Il sostegno dei tifosi gelesi si è fatto sentire fin dalle prime battute, creando un'atmosfera elettrizzante che ha accompagnato la squadra verso una prestazione di altissimo livello tecnico e tattico.
Inizio fulminante e supremazia territoriale
Sin dai primi istanti di gioco, la formazione biancazzurra ha manifestato chiaramente le proprie intenzioni, mostrando un approccio aggressivo e determinato. Al primo minuto di gara, una combinazione offensiva ha portato Vincenzi a servire al centro dell'area un pallone che Agudiak ha trasformato in un'incornata pericolosa, neutralizzata soltanto da una parata prodigiosa del portiere avversario Roncone.
La pressione offensiva del Gela non si è fermata a questo episodio: appena sessanta secondi dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il pallone ha sfiorato il palo, anticipando quello che sarebbe stato il copione della partita. La squadra di casa ha mantenuto un ritmo elevato per tutta la prima frazione, costruendo occasioni da rete con continuità e mettendo costantemente in difficoltà la difesa molisana.
L'ottavo minuto ha visto protagonisti ancora una volta Maydana e Agudiak, con quest'ultimo che per questione di centimetri non è riuscito a trasformare in gol un cross preciso del compagno. La supremazia territoriale dei padroni di casa è proseguita al ventottesimo minuto, quando la stessa coppia ha dato vita a un'altra azione degna di nota, conclusa con un intervento sicuro del portiere ospite.
Il vantaggio e il raddoppio in chiusura di tempo
Il momento decisivo della prima frazione è arrivato al trentacinquesimo minuto, in circostanze particolarmente fortunate per la formazione siciliana. Un cross di Caronia, apparentemente innocuo, ha trovato l'intervento maldestro di Sabatino che, nel tentativo di favorire l'uscita del proprio estremo difensore, ha deviato il pallone nella propria porta con il petto, siglando un'autorete che ha sbloccato definitivamente l'incontro.
La reazione del Gela alla rete del vantaggio è stata immediata e devastante. Al trentanovesimo minuto, una manovra corale ha portato Arcidiacono ad accentrarsi nell'area di rigore avversaria, servendo Agudiak che ha dimostrato grande lucidità nel scaricare il pallone sui piedi di Sessa. L'attaccante biancazzurro non ha esitato un istante, concludendo con precisione e siglando il 2-0 che ha mandato in visibilio gli spalti del "Presti".
La ripresa e il tris definitivo
L'inizio della seconda frazione ha confermato il momento di grazia della squadra siciliana. Al settimo minuto della ripresa, Gambuzza ha messo il sigillo definitivo su una prestazione perfetta, trasformando in rete un calcio di punizione battuto da Privitera. L'incornata del centrocampista, che ha svettato più in alto di tutti gli avversari, ha portato il risultato sul definitivo 3-0, scatenando nuovamente l'entusiasmo del pubblico presente.
Da quel momento in poi, la gestione del vantaggio è diventata l'obiettivo principale della formazione di Cacciola, che ha saputo amministrare il risultato con intelligenza tattica e maturità. Nonostante alcuni giocatori abbiano accusato crampi muscolari nel finale, la determinazione del gruppo non è mai venuta meno, permettendo di mantenere inalterato il margine di vantaggio fino al triplice fischio.
Una vittoria che profuma di finale
Il successo ottenuto contro il Venafro rappresenta molto più di una semplice vittoria in semifinale. La prestazione offerta dalla squadra biancazzurra ha dimostrato una maturità tecnica e mentale che fa ben sperare per il prosieguo della competizione. La supremazia mostrata in tutti i reparti del campo, dalla solidità difensiva alla creatività offensiva, passando per il controllo del centrocampo, ha evidenziato come questa formazione abbia tutte le carte in regola per ambire al successo finale.
L'appuntamento di ritorno, in programma domenica prossima sul campo del Venafro, si presenta ora come un'occasione per completare l'opera e conquistare l'accesso alla finale. Il vantaggio di tre reti rappresenta un margine importante, ma la squadra di Cacciola dovrà mantenere la concentrazione e la determinazione mostrate in questa prima sfida per evitare sorprese sgradite.
La prestazione di questa sera ha riportato alla memoria i momenti migliori della storia recente del club, quando l'entusiasmo del pubblico e la qualità del gioco si fondevano in un connubio perfetto. Se il Gela riuscirà a confermare questo livello di gioco anche nella gara di ritorno, la strada verso la finale diventerà sempre più concreta, regalando ai tifosi gelesi nuove emozioni e la possibilità di sognare un traguardo storico.
il tabellino
Gela - Venafro 3-0
Gela: Valenti, Di Dio, Maydana (28’ st Tuvé), Privitera, Gambuzza, Zappalà, Arcidiacono (18’ st Cocimano), Sessa (44’ st Bossa), Agudiak (33’ st Savasta), Caronia (14’ st Gigante), Vincenzi. A disposizione: Colace, Argentati, Giuliano, Bossa, Prestia. Allenatore: Gaspare Cacciola.
Venafro: Roncone, Tomassi, Mema, D’Errico (33’ st Viscovich), Sabatino, Martey (39’ st Di Ciaccio), Tizzani, Ricamato, Sanchez, Bianchi, Guidone. A disposizione: Fiacco, Ciolli, Nardelli, Secondino, Parisi, Lamberti, Kane. Allenatore: Corrado Urbano.
Reti: 33' pt autorete di Sabatino, 39' pt Sessa, 7' st Gambuzza
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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