Castelfidardo, Galli canta tre volte: "In cinque si giocano la Serie D"
Guido Galli, 32 anni, attaccante del Castelfìdardo, ha finalmente cantato tre volte, più un’altra volta aveva cantato la settimana precedente, in tutto fanno 4 cantatine che mettono sulla strada delle 25 fatte l’anno scorso alla guida dell’attacco del Fabriano Cerreto.
Ma almeno glielo hanno dato pallone dopo la tripletta all'Atletico Alma?
«No, queste cose le lascio fare a quelli della serie A. Mi è bastata la soddisfazione di essermi sbloccato, ma ci tengo a dire che ho avuto anche due giornate di squalifica, ed anzi proprio per questo mi sentivo in debito con i tifosi e la società».
Adesso invece tutto bene al Castelfìdardo?
«Sì prosegue un percorso che stiamo facendo, stiamo trovando un bell’affiatamento e siamo una squadra importante. Stiamo giocando bene e siamo consapevoli delle nostre capacità, merito anche del mister e dello staff».
Non è il campionato che ci si aspettava, dominato dall'Anconitana...
«Come tutti gli anni è un campionato che si gioca sul filo di lana, in tante possono provare a stare davanti, ma l’Anconitana secondo me rimane la più accreditata».
Con l'Anconitana chi mettiamo ad aspirare alla serie D?
«Noi non ci tiriamo indietro e non ci nascondiamo, poi però ci metterei altre squadre, direi Atletico Gallo, che ha giocatori forti e un allenatore di esperienza, poi il Porto d’Ascoli che ha Napolano ed altri, ed anche l’Urbania, che è una sorpresa ma nello stesso tempo non lo è davvero».
Bene, allora sono in 5 per arrivare primi. Invece a livello di colleghi attaccanti cosa vede?
«Vedo che ci sono attaccanti che fanno questo mestiere da una vita anche più di me. In Eccellenza c’è un parco bomber di tutto rispetto, con tanta gente abituata a categorie superiori. Quasi ogni squadra ha una punta di diamante.
Il livello del campionato è più alto?
«Sicuramente sì, il livello si è alzato, essendoci l’Anconitana
che ha stimolato molte altre squadre».
Dicono che ai dorici servirà anche un attaccante, a lei fischiano le orecchie?
«Durante l’estate avevo avuto dei contatti che non si sono concretizzati, adesso qui mi trovo bene con tutti, quindi ho in testa solo il Castelfìdardo e ci sto prendendo gusto. Certo, il calcio è particolare e può succedere di tutto, ma io penso proprio che resterò qui e che ci sto benissimo».