Arcetana, ecco Antonioni: «Avevo bisogno di una nuova sfida»

"Qui all'Arcetana ritroverò alcuni vecchi amici, che hanno sempre speso ottime parole nel descrivere l'ambiente biancoverde. Inoltre il direttore sportivo Stefano Zannoni è stato molto convincente, così come il mister Cristian Borghi: entrambi hanno dimostrato di credere in me con assoluta fermezza. Di conseguenza, la scelta che ho fatto si è rivelata davvero semplice e piuttosto rapida". A parlare è Cristian Antonioni, prima novità di mercato per l'Arcetana che affronterà il campionato di Eccellenza 2025/26: la scorsa settimana, il suo nome ha inaugurato la lista dei volti nuovi su cui la squadra potrà contare durante la prossima stagione in quinta serie.

"La categoria non mi è nuova - prosegue il portiere classe 1998, che vive a Castellarano - Come sapete, finora gran parte della mia traiettoria calcistica si è svolta nelle file del Fiorano: ho vestito la casacca biancorossa modenese per ben 8 stagioni, durante le quali mi sono cimentato anche con il palcoscenico dell'Eccellenza. Nell'estate di due anni fa mi sono quindi trasferito... nelle immediate vicinanze di Arceto, ossia alla Scandianese: durante l'annata 2024/25 ho affrontato l'Eccellenza proprio con la maglia rossoblù, a seguito della Coppa Italia di Promozione - Memorial Maurizio Minetti che abbiamo vinto nella primavera 2024".

Quali sono le tue impressioni in merito al percorso che l'Arcetana ha portato avanti nella stagione agonistica ormai conclusa? E' facile immaginare che tu lo abbia seguito nel dettaglio, sia pure da avversario...

"Anche prima del 2024/25, conoscevo molto bene l'impostazione di lavoro che caratterizza mister Borghi. Ogni volta che mi è capitato di affrontarlo, ho sempre trovato squadre molto ben organizzate e parecchio combattive. L'Arcetana ha centrato una salvezza che non era affatto scontata o scritta in partenza, specie considerando il livello particolarmente elevato e severo del girone A. Grande merito a squadra e società ma anche a Borghi, che senza dubbio ha svolto un lavoro di notevole spessore ritagliandosi molti meriti".

Adesso, tu ti appresti a raccogliere un'eredità che si presenta piuttosto pesante: quella dell'ormai ex capitano biancoverde Daniele Giaroli, che ha salutato l'Arcetana dopo quattro anni. Dal tuo punto di vista, avverti una certa tensione? Oppure, al contrario, si tratta di un'ulteriore spinta a fare bene?

"Il cammino stagionale da cui provengo, nei ranghi della Scandianese, non è purtroppo andato come ci aspettavamo e speravamo. Dopo la comprensibile amarezza legata alla retrocessione, cercavo una nuova sfida per rinnovare il mio slancio motivazionale: l'Arcetana costituisce quindi un'occasione perfetta in tal senso, e il fatto di essere il "successore" di Giaroli mi darà ancora più carica. Garantisco fin da ora di impegnarmi al massimo livello possibile, per non far rimpiangere l'ottimo guardiano che mi ha preceduto: e perchè no, magari per contribuire a scrivere un nuovo entusiasmante cammino nella storia biancoverde".

In campo, quali sono le maggiori doti su cui fai affidamento? In altre parole, qual è il tipo di contributo che vorresti conferire alla squadra?

"Personalmente mi piace molto giocare con i piedi, e difendere con efficienza lo spazio davanti a me. Poi, permettetemi la battuta: nel corso dei derby disputati contro l'Arcetana in queste ultime due stagioni... credo di avere evidenziato qualche dote anche stando tra i pali!" (l'Arcetana non ha mai segnato nelle 4 sfide di campionato con la Scandianese, ndr).

Ancora presto, anzi prestissimo per parlare di traguardi futuri. Tuttavia, da ciò che sta emergendo in questo mercato estivo, che tipo di Eccellenza intravedi? Più o meno impegnativa, più o meno competitiva rispetto a quella del 2024/25?

"In effetti, non è ancora il momento giusto per mettersi a elaborare pronostici così approfonditi sui rapporti di forza tra le varie contendenti. Ad ogni modo il nostro ds Zannoni mi sembra davvero "sul pezzo", come si dice in questi casi: sia per quanto riguarda le conferme, sia per gli ulteriori innesti che saranno resi noti prossimamente. Negli ultimi anni, il livello generale della quinta divisione in Emilia Romagna si è alzato notevolmente: ci attende quindi un altro percorso parecchio tosto, ma credo proprio che avremo gli strumenti necessari per provare a centrare la salvezza nel tempo più rapido possibile".

Nell'attesa di vederti all'opera in biancoverde, hai qualche ringraziamento da formulare?

"Intanto un grazie all'intera compagine dirigenziale, per avermi accordato una consistente e motivante fiducia proprio come hanno fatto Zannoni e Borghi: il mio primo obiettivo sarà quello di dimostrarmene degno fin da sùbito. Inoltre rivolgo già adesso un autentico invito ad accorrere numerosi in via Caraffa, e magari pure durante le trasferte, per sostenerci in maniera costante durante la prossima Eccellenza. A presto e... forza Arcetana!".