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Virtus Francavilla, Bonavolontà: «Il livello del girone si è alzato»

di Alessandra Galbussera

Angelo Bonavolontà, centrocampista importante della Virtus Francavilla, ha rilasciato un'intervista approfondita al programma "Passione Biancazzurra" su Antenna Sud. L'intervista dipinge il quadro di un giocatore motivato e di una squadra ambiziosa, con Bonavolontà che si pone come figura centrale nel progetto della Virtus Francavilla per la stagione in corso.

Ecco i punti salienti delle sue dichiarazioni:

Inizio di stagione: "Ci aspettavamo di partire forte. In ritiro abbiamo lavorato per questo, per creare subito una mentalità vincente. Vincere aiuta a vincere, speriamo di portare avanti questa striscia di vittorie. La cosa più importante è la vittoria. Sono i 3 punti della domenica che ti fanno lavorare bene e con tranquillità".

Ultima partita: "Tornare a Francavilla in Sinni, dopo due settimane dalla Coppa Italia, e vincere non era facile. Loro ci conoscevano. Abbiamo fatto una partita brutta e diversa dalla scorsa, ma siamo stati determinati, lucidi e concreti. È andata bene. Me l'aspettavo esattamente così. Ci ha creato tanti problemi, anche per il modo in cui cerchiamo di giocare".

Atmosfera nello Spogliatoio: "Sono un ragazzo di 24 anni, sicuramente con più responsabilità di quando ne avevo 18. Quando c'è bisogno di dire la mia, la dico senza problemi. Non mi mettono in soggezione i più grandi del gruppo, anzi, abbiamo un rapporto limpido e possiamo parlare di tutto, che sia una parola di conforto o un rimprovero".

Campionato: "L'ho sempre seguito, il girone H. Ogni anno sembra che una squadra domini, ma non è così. Ce ne sono 5-6 che se la giocano per vincere il campionato. Sarà sicuramente difficile, perché il livello si è alzato".

Tattica e ruolo: "Mbaye e Gjonaj sono due giocatori diversi: il primo più difensivo, il secondo più offensivo. Dipende dalla partita che si va a giocare. Diciamo che sono io il perno centrale di centrocampo, ma ci sono altri giocatori che potrebbero farlo. Poi dipende dal modo in cui giochiamo".

Rapporto con l'allenatore Ginestra: "Quando c'è bisogno, è capitato che abbia giocato. Il mister ci lascia liberi, ovviamente è un martello. Fuori dal campo ci lascia alle nostre cose, dentro è molto esigente, come giusto che sia. È cambiato il modulo (rispetto alla stagione insieme alla Fidelis Andria, ndr). È diverso quando devi giocare per salvarti e per fare un campionato diverso. Nel primo caso magari si guarda meno l'aspetto tattico. Era diverso: giocavi per un risultato, magari un pareggio contro una squadra più forte".

Motivazioni Personali: "Vengo da un anno molto complicato, non sono stato mai importante come lo sono ora alla Virtus Francavilla. Mi serviva questo, per dimostrare con i fatti il giocatore che sono, soprattutto a me stesso".

Società: "Il campionato è lungo. La Virtus Francavilla non ha nulla da invidiare alle altre, anzi, è il contrario. Qui c'è uno stadio serio, sicuramente verranno fatti altri lavori. Tantissime squadre di Serie C hanno problemi riguardanti lo stadio, cosa che non succede qui. È una società seria come poche".