.

Vigasio, il ds Pacione: «Le strutture rappresentano la priorità per le società»

di Redazione Notiziario del Calcio

Il direttore sportivo del Vigasio, Marco Pacione, ha condiviso le sue emozioni sul recente derby contro il Chievo, club dove ha trascorso ben 26 anni della sua carriera. L'incontro, caratterizzato da una notevole affluenza di pubblico, ha visto un Vigasio inizialmente in difficoltà ma capace di crescere nel corso della partita.

"Nel primo tempo ci siamo fatti un po' sorprendere avendo una squadra giovane e non abituata a questo tipo di partite", ha commentato Pacione. "Ma nel secondo tempo, dopo il rigore parato dal nostro portiere, è venuta fuori la squadra. Abbiamo costretto il Chievo a difendersi e abbiamo creato situazioni pericolose."

Sul ritorno al confronto con il Chievo, oggi guidato dall'ex capitano Sergio Pellissier, Pacione mantiene un atteggiamento positivo: "L'affetto è immutato. Pellissier è stato un grande e storico giocatore del Chievo: fare 140 gol in Serie A non è da tutti i giorni."

Riguardo alle vicende estive che hanno visto il Vigasio partecipare all'asta per il marchio Chievo, poi vinta da Pellissier, il DS chiarisce: "Ieri ci siamo abbracciati, abbiamo condiviso momenti fantastici assieme. Non c'è nessun tipo di attrito. Noi con il nostro gruppo, e Pellissier con il suo, volevamo il bene del Chievo."

Sulla sua attuale esperienza nel calcio dilettantistico, Pacione si dice soddisfatto: "Sono partito dal calcio dilettantistico e sono tornato in una società dove conoscevo la dirigenza. Ora sono molto soddisfatto, ci sono dei soci che si conoscono da 25 anni ed è una società solida."

Particolare attenzione viene data all'importanza delle strutture: "Avere le strutture è importantissimo anche a questo livello tra campo e stadio. Ora ci alleniamo a Lazzise, a 25 km da Vigasio, dove c'è tutto. Le strutture rappresentano la priorità per le società."

Infine, Pacione ha espresso grande fiducia nel giovane talento Filippo Mozzo: "Ci ho creduto da subito. Questo ragazzo sta confermando tutte le aspettative che avevamo nei suoi confronti. Può diventare un professionista, ne sono convinto."

Sul tema dell'importanza della mentalità nel calcio, il DS conclude: "La testa è fondamentale a tutti i livelli. L'atteggiamento e la voglia di fare sacrifici ti portano a raggiungere i massimi risultati. Ho visto tantissimi giocatori con qualità enormi fermarsi a certe categorie perché avevano problemi a livello caratteriale."


Altre notizie
PUBBLICITÀ