Vergogna a Pistoia: violenza sui familiari dei giocatori, il presidente Iorio minaccia di abbandonare
Un episodio gravissimo ha macchiato la reputazione della Pistoiese. Dopo la partita contro il Sasso Marconi, un gruppo di individui, definiti dal presidente Sergio Iorio "persone prive di dignità", ha aggredito fisicamente e verbalmente le autovetture di alcuni familiari dei giocatori, tra cui una bambina di soli due anni.
La denuncia del presidente
Il presidente Iorio, profondamente scosso da quanto accaduto, ha rilasciato un duro comunicato stampa in cui condanna fermamente l'accaduto e minaccia di lasciare la società se episodi simili dovessero ripetersi.
"Questa non è la Pistoia che ricordavo", ha affermato Iorio, sottolineando come questi comportamenti siano inaccettabili e incompatibili con l'idea di calcio e di sport che lui stesso vuole promuovere.
Un attacco alla famiglia
L'aggressione ai danni dei familiari dei giocatori rappresenta un attacco non solo alla squadra, ma anche alla famiglia e ai valori che dovrebbero essere alla base dello sport. La presenza di una bambina di due anni, spaventata e messa in pericolo, rende l'episodio ancora più grave e inaccettabile.
Le reazioni
La notizia ha suscitato grande sdegno e indignazione nell'ambiente calcistico e non solo. Tanti sono stati i messaggi di solidarietà arrivati alla società e ai familiari delle vittime.