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ULTIM'ORA - Accolto un reclamo, cambia la classifica di un girone di Serie D

di Chiara Motta

Il Giudice Sportivo della Serie D, Aniello Merone, ha ribaltato il risultato della gara disputata lo scorso 7 dicembre 2025 tra Pompei e Acerrana, conclusa sul terreno di gioco con il punteggio di 1-1. La decisione, contenuta nel dispositivo ufficiale, ha accolto il reclamo presentato dalla società vesuviana e inflitto alla Taurus Acerrana la punizione sportiva della perdita della partita con il risultato di 0-3.

Al centro della controversia si trova una questione di natura amministrativa che ha portato a conseguenze di particolare rilevanza per la classifica del girone. Il Pompei, attraverso un preannuncio tempestivo seguito dalla formalizzazione del reclamo, ha contestato all'Acerrana lo schieramento di due calciatori che, al momento della disputa dell'incontro, non avrebbero avuto titolo a scendere in campo.

Secondo la ricostruzione fornita dalla società reclamante, i giocatori Emanuele Amabile e Omar Nenci, impiegati durante la gara rispettivamente con i numeri di maglia 8 e 5, risultavano ancora svincolati e non regolarmente tesserati con la società campana al momento del match. Una circostanza che, se confermata, configurerebbe una violazione delle norme previste dal Codice di Giustizia Sportiva, specificamente l'articolo 17, comma 5, che disciplina proprio i casi di partecipazione alle gare di calciatori non regolarmente tesserati.

La Taurus Acerrana 1926, rappresentata attraverso le proprie controdeduzioni, ha contestato fermamente le accuse mosse dalla società avversaria, chiedendo al Giudice Sportivo di "dichiarare l'inammissibilità e infondatezza del reclamo avversario". La difesa della compagine acerrana si è quindi sviluppata su un doppio binario, mettendo in discussione sia gli aspetti formali che quelli sostanziali della contestazione.

Tuttavia, le argomentazioni difensive non hanno trovato accoglimento presso l'organo giudicante, che ha ritenuto necessario approfondire la questione attraverso una verifica documentale diretta presso gli uffici competenti della Federazione.

L'elemento decisivo per la definizione della controversia è giunto dalla dichiarazione rilasciata il 12 dicembre 2025 dall'Ufficio Tesseramento del Dipartimento Interregionale presso la Lega Nazionale Dilettanti. Il documento, richiesto espressamente dal Giudice Sportivo per fare chiarezza sulla posizione dei due atleti, ha fornito riscontri inequivocabili che hanno orientato il verdetto finale.

Dalla verifica ufficiale è emerso che il calciatore "AMABILE EMANUELE, nato il 14/06/1999, risulta essere tesserato per l'ACERRANA 1926 dal 10 dicembre 2025", mentre il calciatore "NENCI OMAR, nato il 21/04/2004, risulta essere tesserato per l'ACERRANA 1926 dal 12 dicembre 2025". Questi dati hanno confermato quanto sostenuto dal Pompei: entrambi i giocatori hanno completato le procedure di tesseramento solo successivamente alla disputa della partita del 7 dicembre, risultando quindi irregolari al momento del loro impiego in campo.

La circostanza che Amabile sia stato regolarizzato tre giorni dopo la gara e Nenci addirittura cinque giorni dopo ha rappresentato una prova incontrovertibile della violazione regolamentare contestata dalla società reclamante.

La decisione del Giudice Sportivo

Sulla base degli elementi acquisiti, il Giudice Sportivo ha emesso una delibera articolata in tre punti fondamentali. In primo luogo, ha accolto il reclamo presentato dal Pompei, riconoscendo la fondatezza delle contestazioni mosse. In secondo luogo, ha comminato alla società Taurus Acerrana la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3, come previsto dalle norme del Codice di Giustizia Sportiva per questo tipo di infrazioni. Infine, ha stabilito di non addebitare la tassa di reclamo, confermando la regolarità della procedura seguita dalla società reclamante.

La decisione assunta dall'organo di giustizia sportiva produce effetti significativi sulla graduatoria del campionato di Serie D. Il Pompei, che aveva conquistato un punto pareggiando sul proprio campo, si vede ora assegnare l'intera posta in palio con i tre punti della vittoria a tavolino. Inversamente, l'Acerrana perde il punto guadagnato sul terreno di gioco, subendo inoltre la sconfitta per 0-3 che andrà a incidere anche sulla differenza reti complessiva.

Il caso solleva ancora una volta l'attenzione sulla cruciale importanza degli adempimenti amministrativi nel calcio dilettantistico. La regolarità dei tesseramenti rappresenta un aspetto fondamentale per garantire la correttezza delle competizioni sportive, e il rispetto delle scadenze e delle procedure assume un'importanza pari, se non superiore, a quella degli aspetti tecnici e atletici.

La vicenda di Pompei-Acerrana dimostra come un errore nella gestione burocratica possa vanificare completamente il risultato ottenuto sul campo, con conseguenze pesanti per la classifica e per le ambizioni sportive di una società. L'impiego di calciatori non ancora regolarmente tesserati, anche se poi regolarizzati nei giorni successivi, costituisce infatti una violazione che il sistema giustizia sportiva sanziona con particolare rigore.

La decisione del Giudice Sportivo Merone si inserisce in un quadro consolidato di giurisprudenza che non ammette deroghe in materia di regolarità dei tesseramenti, a tutela della trasparenza e della lealtà sportiva che devono caratterizzare ogni competizione calcistica, a qualsiasi livello essa si svolga.


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