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Treviso, mister Gorini: «Non dobbiamo lasciarci condizionare da incertezze o cali di fiducia»

di Redazione Notiziario del Calcio

Il Treviso si prepara ad affrontare una sfida inedita dopo la sconfitta nel derby subita domenica scorsa per mano del Conegliano. Nonostante la battuta d’arresto, il risultato ha avuto conseguenze meno dolorose del previsto, visto che anche la diretta inseguitrice, il Cjarlins Muzane, non è riuscita a fare punti. La formazione guidata da mister Edoardo Gorini è rimasta saldamente in testa alla classifica, mantenendo un vantaggio di sei lunghezze sui friulani, ma l'imperativo è voltare pagina immediatamente.

Questa volta, i biancocelesti si troveranno di fronte il San Luigi Calcio, una neopromossa triestina che ha recentemente conquistato una vittoria fondamentale in casa contro l’Unione La Rocca Altavilla. Questo successo è arrivato dopo una serie di tre sconfitte consecutive e ha ridato linfa e convinzione ai giuliani.

Attualmente, il San Luigi occupa il quindicesimo posto in graduatoria e si presenterà al "Tenni" con un entusiasmo ritrovato e la forte necessità di proseguire la sua marcia verso la salvezza. Per questi motivi, l'incontro si preannuncia intenso e combattuto, richiedendo al Treviso una prova convincente per confermare la propria leadership nel campionato.

L'allenatore Edoardo Gorini ha espresso chiaramente le sue aspettative per la vigilia, concentrandosi sulla risposta caratteriale del gruppo in un momento cruciale della stagione.

«Arriviamo da una sconfitta pesante e ora mi aspetto una reazione vera», ha commentato mister Gorini. Pur riconoscendo l’esito negativo, il tecnico è convinto che la prestazione sul campo non sia stata all’altezza del risultato finale, un elemento che non deve innescare dubbi o indecisioni: «Il risultato dell’ultima partita, immeritato, non rispecchia comunque quanto abbiamo prodotto in campo e proprio per questo non dobbiamo lasciarci condizionare da incertezze o cali di fiducia».

Gorini ha poi sottolineato che ogni gara rappresenta una storia a sé, con differenti insidie. La chiave del successo per il Treviso risiede nel concentrarsi esclusivamente sulla propria identità e sul modo di stare in campo.

«Ogni avversario ha caratteristiche proprie, ogni gara fa storia a sé e presenta difficoltà diverse. L’obiettivo è quello di pensare solo a noi, al nostro modo di stare in campo e alla voglia di ripartire da tutto quello di buono che abbiamo prodotto domenica, anche perché è da queste situazioni che si misura la crescita di una squadra».


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