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Taranto, il ds Montervino: «Non possiamo farci distrarre dal Picerno e dal ricorso»

di Redazione NotiziarioCalcio.com
Fonte: Flavio Graps - giornalerossoblu.it

Francesco Montervino, direttore sportivo del Taranto, è stato ospitato nella trasmissione Rossoblu85, organizzata da AntennaSud85. Il direttore sportivo ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti l’attuale finale di stagione, focalizzandosi soprattutto su quanto accaduto nella gara in trasferta contro la Fidelis Andria.

LA GARA CON L’ANDRIA – Dispiace perché potevamo chiudere prima la partita. Penso che il presidente dell’Andria abbia visto un’altra partita. Mi fa ridere sentir dire che avrebbero meritato di vincere entrambe le partite. Vorrei ricordare che, all’andata, ci è stato annullato un gol regolare e manca un’espulsione tra le file dell’Andria.

ALESSANDRO GABRIELLONI – Alessandro è un grande giocatore, un rapinatore d’aria. Quando era a Taranto, ricordo tutti i suoi gol nei minuti di recupero. Oltre alla incredibile forza fisica, ha anche molta tecnica.

IL FINALE DI STAGIONE – Con il COVID, abbiamo vissuto una stagione diversa. Quest’anno, i preparatori atletici stanno svolgendo un lavoro unico. La maggior parte degli infortuni sono di natura traumatica, in questi casi, diventa difficile anche gestire la situazione. La gente, ha paura di non riuscire a vincere, non succede da 22 anni. C’è tempo per fare qualcosa di importante, i tifosi, devono stare tranquilli e sereni.

IL RICORSO – Abbiamo fatto un preannuncio di reclamo Lunedì. Ieri, è partito il ricorso ufficiale. Abbiamo avviato le pratiche perché c’era un calciatore dell’Andria non proprio apposto. Noi, abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre competenze, ora, aspettiamo la sentenza ufficiale. C’è un precedente e ci affidiamo a quello. La squadra è concentrata, non possiamo farci distrarre dal Picerno e dal ricorso. Capisco che la gente ci tenga, ma noi, dobbiamo pensare alla prossima partita, ossia alla gara interna con il Portici.

L’ACCOGLIENZA – Dispiace per le parole di Roselli, ma ribadisco che domenica abbiamo assistito a partite diverse. Non è vero che a Taranto hanno ricevuto una brutta accoglienza, anzi. Ad Andria, non volevano far entrare i nostri dirigenti allo stadio, ci è stato assegnato un settore laterale della struttura, per altro anche sporco. A fine partita, per l’ingresso negli spogliatoi, hanno voluto eseguire l’identificazione tramite documento addirittura a Massimo Giove, il presidente.

LE TANTE ESPULSIONI – Sono sicuramente esagerato nelle proteste, sono il primo ad ammetterlo. Allo stesso tempo, ormai, è diventata una moda quella di espellermi.


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