Siena, Bellazzini dopo il ko: «Peso emotivo enorme, ma la squadra ha spessore morale»
Atmosfera tesa in casa Siena all'indomani della nuova battuta d'arresto subita al Franchi contro il Camaiore. Una sconfitta che complica ulteriormente la situazione della compagine bianconera e che ha portato mister Bellazzini a intervenire in sala stampa per un'analisi approfondita del momento delicato che sta attraversando la squadra.
Il tecnico non nasconde le difficoltà del momento, ma rivendica con forza il valore umano e sportivo del gruppo a sua disposizione. Una presa di posizione netta, che va oltre il risultato del campo e che mette al centro la dimensione psicologica di una crisi che sembra ormai aver preso il sopravvento sugli aspetti tecnico-tattici.
"Sicuramente la situazione è complicata. Siamo molto dispiaciuti per il risultato negativo. Abbiamo preso gol alla prima azione e poi è diventato tutto difficile. Giocare con questo peso addosso non è facile per i ragazzi", ha esordito Bellazzini, individuando subito nel fattore mentale il principale ostacolo che la sua squadra sta incontrando.
Secondo l'allenatore, l'avvio shock della gara ha condizionato pesantemente lo sviluppo successivo dell'incontro. La rete incassata nelle battute iniziali ha infatti minato le già fragili certezze di un gruppo che fatica a scrollarsi di dosso il fardello di una classifica preoccupante e di aspettative che sembrano diventate insostenibili.
"Credo che nel primo tempo abbiamo fatto delle buone cose, ma non siamo riusciti a creare situazioni nitide. Sembrava che ci fossero le premesse per iniziare il secondo tempo con più pressione offensiva, invece abbiamo incassato il 2-0, poi il 3-0 e lì la partita è finita. Comunque è tutto conseguenza di una condizione emotiva", ha proseguito il tecnico, riconducendo ancora una volta il tracollo al fattore psicologico piuttosto che a carenze tecniche o di preparazione.
Nonostante il momento negativo, Bellazzini ha voluto spendere parole di fiducia nei confronti dei suoi giocatori, sottolineando come il gruppo stia reagendo con dignità a una fase estremamente complicata. Una testimonianza di stima che l'allenatore ha voluto rendere pubblica, probabilmente anche per sostenere il morale di un gruppo messo a dura prova.
"Io credo molto nella squadra – ha aggiunto l'allenatore bianconero, come ripreso da radiosienatv.it – e sono molto dispiaciuto per i ragazzi, perchè credo che non si meritino tutto questo. So quello che possono dare e credo che sia tutto condizionato da questo grande peso che si portano addosso. In questo momento la situazione non permette loro di esprimersi e credo che sia riduttivo in questo momento dimenticare tutto quello che abbiamo fatto finora", ha dichiarato il mister, richiamando i risultati positivi ottenuti in precedenza e invitando a non cancellare quanto di buono costruito fino a questo punto della stagione.
Ma è nel passaggio successivo che emerge con maggiore forza la presa di posizione di Bellazzini, che ribalta paradossalmente la prospettiva: "Anzi direi che ho più fiducia nella squadra ora che prima, perchè in un momento come questo sarebbe stato facile disunirsi invece io ho visto dei giocatori che hanno continuato a fare quello che dovevano fino alla fine. So perfettamente che da fuori questo è difficile da capire ed è comprensibile e lecito criticare, ma da dentro posso dire che riuscire a mantenere una certa identità di squadra è la dimostrazione dello spessore morale che questi ragazzi hanno e questo per me è un valore assoluto".
Un'affermazione controcorrente, che va in direzione opposta rispetto a quanto raccontato dal risultato del campo, ma che testimonia la volontà del tecnico di proteggere il gruppo e di valorizzare aspetti che vanno oltre la mera prestazione sportiva. La capacità di restare uniti nelle difficoltà, secondo Bellazzini, rappresenta un capitale prezioso sul quale costruire la risalita.
Nel corso della conferenza stampa, l'allenatore ha anche fatto il punto sul suo rapporto con la dirigenza bianconera, in un momento in cui è inevitabile che si alimentino speculazioni sul futuro della panchina.
"Ci confrontiamo quotidianamente – ha detto – abbiamo riparlato anche ora dopo la partita, un rapporto di fiducia reciproca, solido come ha raccontato ieri Patrick in conferenza", ha assicurato Bellazzini, richiamando le dichiarazioni rilasciate alla vigilia del match da un esponente della società, evidentemente per ribadire la sintonia con la proprietà e allontanare voci di possibili fratture.
Il dialogo costante con la dirigenza, secondo quanto riferito dal tecnico, costituisce un elemento di stabilità in una fase di grande turbolenza. La fiducia reciproca rivendicata da Bellazzini rappresenta un segnale importante, che dovrebbe garantire continuità al progetto tecnico nonostante i risultati negativi.
Resta da capire se questa solidità di rapporti sarà sufficiente a proteggere la posizione dell'allenatore qualora la crisi dovesse proseguire, o se la società sarà costretta a valutare un cambio di rotta per tentare di invertire una tendenza che rischia di compromettere definitivamente gli obiettivi stagionali.
La Robur si trova dunque in un momento cruciale del proprio campionato. Le parole di Bellazzini tracciano il ritratto di una squadra prigioniera delle proprie paure, incapace di esprimere il proprio potenziale a causa di un blocco psicologico che appare sempre più difficile da superare. La sfida, per il tecnico e per i giocatori, sarà quella di trasformare lo spessore morale rivendicato dall'allenatore in risultati concreti sul campo, unico modo per ridare slancio a una stagione che rischia di prendere una piega molto diversa rispetto alle ambizioni iniziali.