Serie D, il punto sul girone H: La Paganese si conferma, il Barletta alza la foce. Crisi Fasano
La sedicesima giornata del Girone H di Serie D non si è limitata a muovere la classifica: l’ha scolpita, delineando con maggiore chiarezza le gerarchie di un campionato che fino a poche settimane fa sembrava un rebus irrisolvibile. Se c’è un verdetto che emerge prepotente dal turno del 14 dicembre, è che la Paganese non ha intenzione di guardarsi indietro. Ma attenzione a sottovalutare le reazioni nervose delle inseguitrici e l’evoluzione della zona bassa, dove ogni punto inizia a pesare come un macigno.
La Paganese chiude il turno confermandosi la squadra da battere. La vittoria di misura al "Partenio" contro il Nola (0-1), decisa dal gol lampo di Labriola al primo minuto, è il manifesto del cinismo necessario per vincere i campionati. Con 33 punti, gli azzurrostellati portano a cinque le lunghezze di vantaggio sulla seconda, capitalizzando al massimo le frenate altrui. È la terza vittoria nelle ultime quattro giornate analizzate (dopo quella col Gravina nel turno precedente), un ruolino di marcia che scava un solco.
Alle spalle della capolista, il Martina si isola al secondo posto (28 punti). Il successo esterno sull’Heraclea, firmato da Ievolella nella ripresa, certifica la solidità dei biancazzurri, capaci di dare continuità alla vittoria fondamentale nello scontro diretto col Fasano della settimana scorsa. Il Martina è oggi l'anti-Paganese più credibile, un gradino sopra un gruppone di tre squadre appaiate a quota 27.
In questo terzetto, brilla la stella del Barletta. I biancorossi, reduci da un periodo di risultati alterni (il pareggio col Fasano e la sconfitta col Nola nelle settimane precedenti), hanno risposto con prepotenza: lo 0-4 rifilato all’Acerrana è una prova di forza indiscutibile. La doppietta di Malcore, unita alle reti di Di Cuonzo e Piarulli, rilancia le ambizioni di una piazza che non vuole accontentarsi. Di contro, registriamo il passo falso dell'Afragolese, caduta a Gravina (1-0, gol di Santoro) dopo aver raccolto solo un punto con la Real Normanna nel turno precedente. Per i rossoblù, un rallentamento che costa il secondo posto.
La nota dolente di giornata riguarda il Città di Fasano. La sconfitta interna contro la Real Normanna (0-2) è un campanello d'allarme assordante. Dopo il pareggio a reti bianche col Barletta e la sconfitta di Martina, i biancazzurri sembrano aver smarrito la bussola, scivolando in un imbuto di risultati negativi che li vede fermi a 27 punti, agganciati proprio da Barletta e Afragolese.
Chi invece vive un momento di forma strepitosa è la Sarnese. I granata hanno demolito il Francavilla a domicilio per 0-4. Analizzando i dati delle ultime quattro giornate, l'attacco della Sarnese fa spavento: 6 gol all'Acerrana alla 13ª giornata, 2 alla Fidelis Andria alla 15ª e 4 al Francavilla ora. Con Rajkovic e Addessi che timbrano il cartellino con una regolarità impressionante (a segno entrambi sia in questo turno che nel 6-1 di novembre), la Sarnese sale a 20 punti, agganciando il Manfredonia e allontanandosi dalle zone calde.
In coda, la classifica si accorcia pericolosamente per alcune, mentre per altre la luce si affievolisce. L'Acerrana, ferma a 7 punti e travolta dal Barletta, sembra sempre più isolata sul fondo. Al contrario, la vittoria della Real Normanna a Fasano è ossigeno puro: i campani salgono a 17 punti, scavalcando il Francavilla e mettendosi in scia al treno salvezza.
Anche il Manfredonia compie un balzo significativo espugnando il campo della Fidelis Andria nel derby (0-1, decisivo Carullo). Per la Fidelis, ferma a 23 punti, è una battuta d'arresto che la tiene nel limbo, mentre i sipontini agganciano quota 20, dando seguito ai pareggi e alle vittorie recenti (come quella sull'Heraclea alla 13ª). Chiudiamo con il Nardò: la vittoria di rigore sulla Ferrandina porta i granata a 24 punti, in una posizione di relativa tranquillità, mentre condanna i lucani a restare impantanati a quota 16.
La 16ª giornata ci consegna una Paganese in fuga e una bagarre furiosa per i piazzamenti playoff, mentre la Sarnese si candida a mina vagante del girone grazie a un potenziale offensivo che poche altre possono vantare.