Serie D, il punto sul girone H: il campionato si infiamma al giro di boa
Il diciassettesimo turno del Girone H di Serie D consegna agli archivi un verdetto inequivocabile: il campionato è tutt’altro che deciso. Se fino a poche settimane fa la Paganese sembrava poter gestire con una certa disinvoltura il proprio vantaggio, i risultati maturati il 21 dicembre hanno ridisegnato la geografia della vetta, accorciando le distanze e iniettando nuova adrenalina nella corsa al titolo. L'analisi dei numeri ci racconta di una capolista che tira il fiato e di un’inseguitrice, il Martina, che trova nella continuità e nella potenza di fuoco le armi per riaprire i giochi.
Partiamo inevitabilmente dal vertice. La Paganese, ferma a quota 34 punti, impatta per 0-0 contro il Città di Fasano. Un pareggio che, letto isolatamente, potrebbe sembrare un incidente di percorso contro una squadra solida (quarta a 28 punti), ma che assume un peso specifico diverso se confrontato con il ruolino di marcia delle settimane precedenti. Gli azzurrostellati arrivavano da vittorie pesanti contro Nola, Gravina e Real Normanna (tra la 13ª e la 16ª giornata), subendo pochissimo. Tuttavia, l'incapacità di scardinare la difesa fasanese ha permesso al Martina di operare un avvicinamento letale. I biancazzurri, secondi a 31 punti, hanno liquidato il Nola con un perentorio 3-0, firmato dalla doppietta di Santarpia nei primi 16 minuti e dal sigillo di D'Arcangelo. Il dato che deve far riflettere la concorrenza è la marcia ingranata dal Martina nelle ultime cinque giornate: quattro vittorie (contro Gravina, Fasano, Heraclea e Nola) e un solo passo falso contro l'Afragolese. Con sole tre lunghezze di distacco, il duello per la promozione diretta è ufficialmente serrato.
Alle spalle del tandem di testa, la situazione si fa densa e complessa. Il Barletta (28 punti) non riesce ad approfittare del mezzo passo falso della capolista, bloccato sullo 0-0 da un Nardò roccioso, che si conferma squadra difficile da battere (25 punti) ma forse troppo incline al pareggio per ambire ai primissimi posti. Barletta e Fasano condividono ora il terzo gradino del podio, ma devono guardarsi le spalle.
Il tonfo più rumoroso di giornata è senza dubbio quello dell'Afragolese. I rossoblu, quinti a 27 punti, cadono tra le mura amiche (1-2) contro un Francavilla che ha saputo reagire con orgoglio alla pesante sconfitta subita nel turno precedente contro la Sarnese. Nonostante il gol di Gioielli, l'Afragolese ha pagato dazio alle reti di Da Silva ed Esposito, scivolando in una posizione che la vede ora tallonata dalla Fidelis Andria. I federiciani, zitti zitti, espugnano il campo del Pompei per 0-1 grazie alla rete di Cipolletta nella ripresa, portandosi a 26 punti. La vittoria di Pompei conferma la solidità dell'Andria, capace di riscattare immediatamente la sconfitta interna contro il Manfredonia del turno precedente.
Analizzando la zona centrale e bassa della classifica, emerge la vitalità del Manfredonia (23 punti). La vittoria di misura sulla Taurus Acerrana (1-0, gol di Urain Aird) certifica un periodo di forma eccellente: nelle ultime cinque giornate i sipontini hanno raccolto tre vittorie e un pareggio, perdendo solo a Nola. Un rendimento da alta classifica che li ha proiettati fuori dalle sabbie mobili.
Drammatico ed emozionante, infine, lo scontro tra Real Normanna e Gravina. Il 3-2 finale premia i padroni di casa, capaci di trovare il gol vittoria con Ejjaki addirittura al 50' del secondo tempo, dopo che il Gravina aveva risposto colpo su colpo. Questi tre punti sono ossigeno puro per la Normanna, che sale a 20 punti, staccando la zona più pericolosa. In coda, la situazione dell'Acerrana si fa critica: ferma a 7 punti e reduce da una striscia di sconfitte preoccupante (contro Barletta, Francavilla, Pompei e Sarnese nelle ultime giornate), vede il divario dalla penultima (Pompei a 14) farsi abissale.
La 17ª giornata ci consegna un campionato vivo. Se la Paganese ha mostrato di essere umana, il Martina ha risposto con la ferocia di chi crede nel sorpasso. E mentre in zona playoff la bagarre si intensifica, la lotta per non retrocedere inizia a mietere le prime vittime illustri in termini di distacchi. La pausa dovrà servire a tutti per riordinare le idee, perché alla ripresa ogni punto peserà il doppio.