Serie D, il punto sul girone G: in vetta il valzer dei pareggi. Il Valmontone scala le gerarchie
La sedicesima giornata del Girone G di Serie D ci consegna un verdetto paradossale: la classifica si muove, ma le distanze al vertice restano cristallizzate da una singolare "sindrome del pareggio" che ha colpito le prime tre della classe. Se lassù nessuno sembra voler scappare definitivamente, alle loro spalle c’è chi corre davvero: il Valmontone, unica squadra del gruppo di testa a incamerare l'intera posta in palio, riaprendo di fatto i discorsi per le posizioni nobili.
La capolista Scafatese mantiene il comando a quota 36 punti, ma il segnale arrivato dal campo della Palmese non va sottovalutato. L'1-1 finale è un risultato che, analizzando i dati recenti, conferma un rallentamento fisiologico: per la compagine campana si tratta del terzo pareggio nelle ultime quattro uscite (dopo quelli con Olbia e Trastevere). A salvare la capolista da un passivo peggiore è stato, ancora una volta, Suhs: la sua rete al 45' st ha evitato la sconfitta proprio sul gong, replicando la marcatura decisiva già vista contro l'Olbia alla quattordicesima giornata. La Scafatese sa soffrire, ma la brillantezza offensiva vista nel 3-2 contro l'Anzio sembra aver lasciato spazio a un pragmatismo che, per ora, basta a tenere a distanza le inseguitrici.
Alle spalle della lepre, il duo Nocerina e Trastevere (appaiate a 30 punti) non ne approfitta, incappando in una "frenata sincronizzata".
I molossi, tra le mura amiche, si sono fatti imporre il 2-2 dal Monastir. Un risultato che lascia l'amaro in bocca per le modalità: dopo essere passati in vantaggio e aver subito il ritorno degli sardi, la rete di Simeri al 40' st sembrava aver chiuso i conti, prima della doccia fredda firmata Corcione al 49' st. Per la Nocerina è il terzo pareggio consecutivo (dopo l'1-1 con il Flaminia e quello con l'Atletico Lodigiani), un trend che ha impedito l'aggancio o l'avvicinamento sensibile alla vetta.
Discorso simile per il Trastevere, bloccato sul 2-2 dall'Albalonga in un match vibrante. I capitolini confermano una certa facilità nell'andare a rete (Crescenzo e Ferrante a segno), ma la continuità di risultati pieni, vista nel poker al Monastir due turni fa, ha subito una battuta d'arresto con due pareggi in fila.
La vera vincitrice di giornata è senza dubbio il Valmontone. Il successo esterno per 0-1 sul campo della Costa Orientale Sarda proietta la squadra a 27 punti, a un solo passo dal Budoni e a tre dal podio. I numeri del Valmontone nelle ultime tre giornate sono impietosi per gli avversari: tre vittorie consecutive (contro Montespaccato, Cassino e ora COS).
Il protagonista assoluto di questa ascesa è Roberti. I dati sono inequivocabili: l'attaccante ha segnato in tutte le ultime tre partite, realizzando un totale impressionante di 6 reti (tripletta alla 14ª, doppietta alla 15ª e il gol partita alla 16ª). È lui il fattore determinante che sta spostando gli equilibri del campionato, permettendo al Valmontone di superare la crisi della tredicesima giornata (sconfitta col Budoni) e candidarsi come mina vagante del girone.
Scendendo nella parte destra della classifica, la giornata registra l'importante reazione del Montespaccato, che supera l'Ischia per 2-0. Una vittoria vitale che porta i laziali a 14 punti, allontanandoli momentaneamente dalle ultimissime posizioni occupate da Real Monterotondo (12) e Cassino (9). Anche qui c'è un nome che ricorre nei tabellini: Vitelli. A segno su rigore contro l'Ischia, Vitelli ha trovato la via del gol in tre gare consecutive (14ª, 15ª e 16ª), dimostrandosi l'ancora di salvezza a cui la squadra si sta aggrappando per risalire la china.
Boccata d'ossigeno pure per l'Anzio, che dopo due sconfitte consecutive (contro Scafatese e Monastir) ritrova il sorriso battendo l'Olbia 2-0, assestandosi a quota 18 punti in una zona più tranquilla della classifica, agganciando l'Atletico Lodigiani.
La sedicesima giornata non ha rivoluzionato le gerarchie, ma ha assottigliato i margini di errore. La Scafatese gestisce, ma non domina più; il Valmontone corre forte e le distanze si accorciano. Il campionato è tutt'altro che chiuso.