Serie D, il punto sul girone E: soliloquio Grosseto, furia Tau. Le gerarchie al giro di boa
La diciassettesima giornata del Girone E di Serie D conferma una verità ormai ineludibile: c’è una lepre che corre da sola e un branco di lupi che si azzanna per le posizioni d'onore. Se il Grosseto continua a dettare legge con un cinismo da grande squadra, è alle sue spalle che il campionato si infiamma, tra reazioni d’orgoglio e tonfi fragorosi.
Il dato più eloquente che emerge dal turno del 21 dicembre è la solidità granitica della capolista. Il Grosseto, superando di misura il Ghiviborgo grazie alla rete di Sacchini nel finale di primo tempo, tocca quota 44 punti. Non è solo la vittoria in sé a impressionare, ma la continuità di rendimento: nelle ultime cinque giornate, i maremmani hanno raccolto 13 punti su 15 disponibili, subendo pochissimo e colpendo nei momenti chiave. Con un vantaggio di sette lunghezze sulla seconda, la capolista sta scavando un solco che rischia di diventare incolmabile se le inseguitrici non troveranno un passo altrettanto marziale.
Tuttavia, chi pensava che il campionato fosse già in archivio deve fare i conti con la vitalità delle inseguitrici. Il Seravezza Pozzi risponde presente, mantenendo la scia con un solido 2-0 sul San Donato Tavarnelle. Le reti di Mosti e Spatari permettono ai verdeazzurri di salire a 37 punti, consolidando la seconda piazza. È una squadra che, numeri alla mano, ha dimostrato di saper gestire la pressione, avendo vinto quattro delle ultime cinque gare disputate.
Ma la copertina di giornata spetta di diritto al Tau Altopascio. Dopo lo scivolone di misura contro il Terranuova Traiana nel turno precedente, gli amaranto hanno reagito con una violenza agonistica inaudita, travolgendo il Follonica Gavorrano con un tennistico 6-1. Una prova di forza spaventosa, impreziosita dalle doppiette (seppur uno su rigore) e dalle marcature che hanno visto protagonisti P. Carcani, Cartano, Omorogieva, Lombardo e T. Carcani, oltre a un’autorete avversaria. Questa vittoria non solo riscatta immediatamente la sconfitta della sedicesima giornata, ma tiene il Tau incollato al Seravezza, a una sola lunghezza di distanza, confermando il podio come una questione a tre.
Scendendo la graduatoria, si assiste al rimescolamento delle carte in zona playoff. Il Foligno approfitta del mezzo passo falso del Prato per agganciarlo a quota 29 punti. Gli umbri hanno dato vita a una partita pirotecnica a Cannara, imponendosi per 4-2 grazie, tra gli altri, a una doppietta di Khribech. Una vittoria pesante che dimostra la capacità del Foligno di segnare molto, riscattando il pareggio interno della settimana precedente. Al contrario, il Prato non va oltre lo 0-0 sul difficile campo dell'Aquila Montevarchi: un punto che muove la classifica ma che permette il riaggancio da parte dei rivali.
Da segnalare la pronta reazione del Siena. Dopo il pesante 0-3 subito in casa contro il Camaiore, i bianconeri hanno saputo rialzare la testa espugnando il campo dello Sporting Trestina per 2-0. Le reti di Noccioli e Mastalli riportano serenità e proiettano il Siena a 25 punti, nel gruppone che comprende anche il Terranuova Traiana, caduto invece a Orvieto. L'Orvietana, vincendo 2-0 con i gol di Berardi e Marchegiani, compie un balzo importante portandosi a 20 punti e allontanandosi dalle zone calde.
In coda, la situazione si fa sempre più delicata. Il Poggibonsi, fanalino di coda con 7 punti, strappa un pareggio per 1-1 a Scandicci grazie al gol di Boriosi allo scadere del primo tempo. Un piccolo segnale di vita dopo la vittoria sulla Cannara nel turno precedente, ma la strada è ancora ripida. Il pareggio tra Camaiore e Vivi Altotevere Sansepolcro (1-1) serve poco a entrambe: i biturgensi restano penultimi a 13 punti, mentre il Camaiore galleggia a 16, ancora troppo vicino alla zona pericolo.
La 17ª giornata ci consegna un Grosseto in fuga solitaria e un duello entusiasmante per il secondo posto tra Seravezza e Tau. Nel mezzo, l'equilibrio regna sovrano, con squadre capaci di passare dalla polvere all'altare nell'arco di novanta minuti. La classifica parla chiaro: chi vorrà insidiare la vetta dovrà sbagliare nulla, perché la capolista non sembra intenzionata a fare sconti.