Serie D, il punto sul girone C: Treviso, il passo è da serie C. Dietro è lotta punto a punto
La sedicesima giornata del Girone C di Serie D ci consegna un verdetto che, numeri alla mano, inizia ad assumere i contorni di una sentenza, seppur parziale. Mentre la capolista continua la sua marcia quasi solitaria, alle sue spalle si assiste a una frenata collettiva che ridisegna le gerarchie e accorcia la classifica in modo brutale, trasformando la zona playoff e la pancia del gruppo in una tonnara dove ogni punto pesa il doppio.
Il dato più eloquente arriva dallo stadio di Este. Il Treviso non si ferma e, superando i padroni di casa per 1-0, vola a quota 40 punti. La squadra ha smaltito rapidamente l'incidente di percorso della 14ª giornata contro il Conegliano: due vittorie consecutive, sei punti incamerati tra la 15ª e la 16ª giornata, e un vantaggio che ora tocca la doppia cifra (+10) sulla diretta inseguitrice. Il protagonista assoluto è ancora una volta Scotto: dopo il poker calato nella giornata precedente contro il San Luigi (con una tripletta personale), è ancora sua la firma decisiva nel finale di primo tempo contro l'Este. Un rendimento che maschera ogni possibile calo e proietta i biancocelesti in un campionato a parte.
Se il Treviso corre, chi dovrebbe inseguire inciampa. La notizia di giornata è il rallentamento del Cjarlins Muzane, bloccato sull'1-1 dal San Luigi. Un pareggio che, unito allo 0-0 della 15ª giornata contro il Bassano, certifica un momento di appannamento offensivo per la seconda della classe, ora scivolata a dieci lunghezze dalla vetta.
Non ne approfitta il Mestre, fermato sull'1-1 dall'Unione La Rocca Altavilla. I mestrini, pur mantenendo il terzo posto a 28 punti, vedono assottigliarsi il margine sulle inseguitrici. Chi invece dimostra di aver recepito la lezione è il Legnago Salus: dopo la sconfitta contro l'Este di due turni fa, i veronesi infilano la vittoria sul campo del Portogruaro (0-2), salendo a 26 punti e agganciando l'Union Clodiense. Proprio i lagunari di Chioggia confermano il trend positivo: il successo per 1-2 ad Adria è la seconda vittoria consecutiva dopo quella contro l'Este, segnale di una squadra che ha ritrovato solidità dopo lo scivolone interno con il Vigasio alla 14ª.
A proposito di reazioni, la copertina di giornata spetta di diritto al Vigasio. Dopo un pareggio a reti bianche e la sconfitta nel turno precedente, i veronesi demoliscono la Luparense con un perentorio 5-0. Una prova di forza impressionante, orchestrata dalla doppietta di Casarotti, che rilancia le ambizioni di una squadra capace di tutto quando in giornata di grazia.
Ma l'analisi dei dati ci impone di guardare con estrema attenzione al Calvi Noale. La vittoria per 1-3 nello scontro diretto contro il Campodarsego non è un caso isolato. Nelle ultime quattro giornate, il Calvi ha raccolto 10 punti (tre vittorie e un pareggio), trascinato da un Vranic in stato di grazia, autore di una doppietta anche in quest'ultimo turno dopo aver già timbrato il cartellino contro Portogruaro ed Este. Con 18 punti, il Calvi Noale aggancia il treno di metà classifica, uscendo con prepotenza dalle sabbie mobili.
In coda, la situazione si fa incandescente. La sconfitta della Luparense (18 punti) e quella del Campodarsego (18 punti) creano un ingorgo a quota 18, dove stazionano anche Conegliano (fermato sullo 0-0 dall'Obermais) e il già citato Calvi Noale. Più giù, la situazione del Portogruaro si fa critica: fermo a 9 punti, fanalino di coda solitario, ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro gare, evidenziando difficoltà strutturali che il 2-3 interno contro il Brian Lignano di due settimane fa aveva già lasciato presagire.
La 16ª giornata ci dice che mentre il Treviso gioca per il titolo, dal secondo posto in giù nessuno può sentirsi al sicuro. La classifica corta e i risultati altalenanti delle inseguitrici promettono un prosieguo di stagione vibrante, dove la continuità sarà l'unica vera discriminante tra il successo e l'anonimato.