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Serie D, il punto sul girone A: la fuga del Vado e il testacoda mancato

di Redazione NotiziarioCalcio.com

La diciassettesima giornata del Girone A di Serie D aggiunge nuove riflessioni per il prosieguo del campionato. Il turno pre-natalizio ci consegna una capolista, il Vado, che trova un nuovo strappo, approfittando del più classico e inaspettato dei passi falsi della sua diretta inseguitrice. I risultati del 21 dicembre hanno scavato un solco di tre lunghezze che certamente però non sarà un peso eccessivo sulle ambizioni del Ligorna.

Partiamo dall’analisi del vertice, dove il Vado ha dimostrato, ancora una volta, di possedere il cinismo delle grandi squadre. La vittoria per 3-2 sul campo della Biellese non è stata una passeggiata, ma una prova di forza offensiva. I rossoblù, capaci di andare a segno con Ciccone nel primo tempo e di chiudere i conti con la doppietta di Raffini nella ripresa, hanno saputo assorbire il ritorno dei padroni di casa, a segno con Di Cesare e Menabò su rigore. Analizzando il trend delle ultime cinque giornate, la capolista ha raccolto 13 punti sui 15 disponibili, subendo gol solo in quest'ultimo turno: un ruolino di marcia da 41 punti totali che legittima il primato.

Di contro, il Ligorna (38 punti) incappa in quello che, dati alla mano, è il risultato più sorprendente del weekend. Dopo aver demolito avversari del calibro di Chisola (4-0) e Biellese (4-1) nelle giornate precedenti, i genovesi si sono infranti contro il muro del NovaRomentin. Lo 0-0 finale è un punto d'oro per l'ultima della classe, che arrivava da imbarcate pesanti (tra cui lo 0-6 proprio contro il Vado e lo 0-5 contro il Sestri Levante), ma rappresenta due punti persi sanguinosi per la seconda in classifica. È la dimostrazione che in Serie D non esistono partite scontate, e che la continuità di rendimento è una chimera difficile da domare.

Alle spalle del duo di testa, il Chisola consolida il terzo posto a quota 34 punti. La vittoria di misura sulla Valenzana Mado, firmata da Rastrelli nel finale, è sintomo di una squadra che sa soffrire e colpire al momento giusto. I piemontesi, dopo la batosta subita dal Ligorna alla 14ª giornata, hanno saputo rialzare la testa, inanellando la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Lavagna.

La zona playoff vede poi l'avanzata prepotente di Sestri Levante e Varese, appaiate a 30 punti. I liguri hanno espugnato Sanremo con una prestazione solida, trascinati da una doppietta di Ferretti che ha reso vano il momentaneo pareggio matuziano. I lombardi, invece, confermano la loro vocazione pragmatica: l'1-0 sulla Lavagnese, deciso dal rigore di Barzotti, è l'ennesimo risultato utile di una striscia positiva che dura da ben oltre le ultime cinque giornate analizzate. Barzotti si conferma un fattore determinante, essendo andato a segno in quattro delle ultime cinque partite (contro Lavagnese, Saluzzo, Derthona e Valenzana Mado).

Menzione d'onore per il Saluzzo (29 punti), che continua a stupire per solidità e capacità realizzativa. Il 3-1 rifilato a domicilio al Derthona è un manifesto di efficacia: tre marcatori diversi (Dos Santos, Valenti, Rivoira) a testimonianza di un collettivo che gira a meraviglia e che rimane in scia al treno di testa.

Scendendo nella parte destra della classifica, la lotta per evitare i playout si fa incandescente. Il colpo di giornata è del Club Milano, che espugna il campo dell'Asti per 2-1 in rimonta. Una vittoria cruciale che permette ai milanesi di agganciare proprio gli astigiani e la Sanremese a quota 16 punti, uscendo momentaneamente dalle sabbie mobili più profonde grazie a una reazione d'orgoglio firmata Di Nella e Dell'Acqua.

In coda, il pareggio rocambolesco per 2-2 tra Celle Varazze e Imperia lascia l'amaro in bocca a entrambe: i savonesi, avanti fino ai minuti finali, sono stati ripresi, muovendo poco una classifica che li vede ancora pericolosamente a quota 18.

In conclusione, la 17ª giornata ci dice che il Vado ha le carte in regola per tentare la fuga, supportato da un attacco atomico, mentre il Ligorna dovrà interrogarsi su come scardinare le difese più chiuse. Dietro, la bagarre è totale, con sei squadre racchiuse in appena quattro punti (dai 20 della Valenzana ai 16 del terzetto Asti-Sanremese-Club Milano). Il campionato è lungo, ma la strada sembra tracciata: chi sbaglia contro le "piccole", paga dazio.


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