.

Serie D, il punto sul girone A: Davanti Vado e Ligorna scavano il fossato, dietro è bagarre

di Nicolas Lopez
credit: Ligorna facebook

La sedicesima giornata del Girone A di Serie D non ha semplicemente aggiornato la classifica; ha tracciato un solco profondo, forse definitivo, nelle gerarchie del campionato. Se fino a qualche settimana fa si poteva parlare di un vertice affollato, i risultati dell’ultimo turno ci consegnano una fotografia nitida: è una corsa a due. Vado e Ligorna hanno innestato una marcia che le altre, per limiti strutturali o discontinuità cronica, non sembrano in grado di reggere.

Partiamo dalla capolista. Il Vado, con 38 punti, ha risposto al mezzo passo falso della quindicesima giornata (0-0 contro la Cairese) con una prova di forza devastante. Il 6-0 inflitto al fanalino di coda Novaromentin è un messaggio che va oltre il semplice tabellino: è una dichiarazione di onnipotenza tecnica e fisica. Le doppiette di Alfiero e Raffini, unite alle reti di De Rinaldis e Bondioli, certificano un attacco famelico, ma il dato più impressionante risiede nella fase difensiva. Nelle ultime quattro giornate, il Vado non ha subito nemmeno una rete, costruendo su questa impermeabilità (vittorie contro Chisola e Lavagnese, pareggio a Cairo e goleada ultima) il suo primato.

A un solo punto di distanza, però, il Ligorna non molla di un centimetro. La vittoria per 3-1 contro l’Asti conferma lo stato di grazia dei genovesi, che nelle ultime quattro giornate hanno raccolto il bottino pieno: 12 punti su 12 disponibili. La squadra ha trovato in Rosa un terminale offensivo implacabile, a segno consecutivamente dalla quattordicesima giornata (contro il Chisola), passando per la Biellese, fino al sigillo odierno contro gli astigiani. È un testa a testa entusiasmante, giocato sul filo dei nervi e della continuità.

Dietro questo duo, il vuoto inizia a farsi preoccupante. Il Chisola, pur vincendo di misura a Lavagna grazie alla rete di Turco, si ritrova a 31 punti: un terzo posto solido, ma distante ben 6 lunghezze dal Ligorna e 7 dalla vetta. Chi sembra aver perso il treno per la gloria immediata è il Varese. Il pareggio per 1-1 a Saluzzo, arrivato solo grazie a un rigore di Barzotti nel finale dopo lo svantaggio iniziale firmato da Luz Dos Santos, è sintomo di una squadra che fatica a trovare il ritmo delle prime della classe. I lombardi, agganciati a quota 27 dal Sestri Levante, devono guardarsi alle spalle. Proprio i rossoblù liguri meritano una menzione d'onore: il 3-1 sul Celle Varazze, trascinato da una doppietta di Klimavicius nel finale, conferma la crescita dei liguri, capaci di alternare prestazioni offensive straripanti (si ricordi il 5-0 al Novaromentin alla tredicesima giornata) a gare di sostanza.

Tra le sorprese di giornata, spicca l’incredibile schizofrenia della Biellese. Surclassata in casa 1-4 dal Ligorna solo sette giorni fa, la squadra ha reagito con veemenza, andando a vincere 4-0 sul campo del Gozzano. Una prestazione maiuscola, chiusa già nel primo tempo e impreziosita dalla doppietta di Menabò, che rilancia le ambizioni di una squadra capace di tutto e del suo contrario.

In coda, la situazione del Novaromentin si fa drammatica. Ultimo a 11 punti, con la peggior differenza reti recente (11 gol subiti nelle ultime due trasferte contro le big Vado e Sestri), la squadra sembra aver smarrito la bussola, rendendo vano il successo di misura sul Club Milano della quindicesima giornata. I pareggi a reti bianche tra Valenzana Mado e Cairese, e tra Club Milano e Sanremese, muovono poco una classifica che, nella zona calda, vede ben sei squadre racchiuse in appena quattro punti.

La sedicesima giornata ha decretato la fine delle illusioni per il gruppo degli inseguitori. Vado e Ligorna stanno giocando un campionato a parte, trasformando ogni domenica in un duello a distanza dove l'errore non è contemplato. Per tutte le altre, inizia oggi un altro torneo: quello per il terzo posto e per la sopravvivenza.


Altre notizie
PUBBLICITÀ