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Sanvitese, in panchina arriva Esposito

di Anna Laura Giannini
Fonte: messaggero veneto
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Pronto. Grande sfida, da affrontare con umiltà. Sogno di una vita. Tre telegrammi, registrati, impacchettati, detti in velocità: vorrà parlare più approfonditamente nel giorno della presentazione (in programma la prossima settimana). Ma sono questi i primi pensieri da allenatore della Sanvitese di Giovanni Esposito. Trainer e club tolgono i veli: sarà lui a guidare i biancorossi. «Mi sento pronto: è una grande sfida, che affronterò col massimo dell’umiltà – le prime parole “rubate” a Esposito –. E’ vero, ho realizzato un sogno. Lo inseguivo da anni e sono onorato che la Sanvitese mi abbia dato fiducia. Per questo ringrazio il club: in categoria sono un esordiente. Però dopo tanti anni di gavetta credo di potermi giocare le mie carte. Poi sarà il campo a determinare».

Insomma, parole da nuovo allenatore ufficiale. Lo dicono in coro lui e il presidente Gini, così come è ufficiale Cleofa Brao direttore sportivo. Dichiarazioni da cui parte questa nuova era biancorossa. Rinascimento, appunto, visto ridimensionamento e linea verde. «Sarà dura, molto – conferma Esposito – e pagheremo qualcosa a livello di esperienza. Però daremo tutti il massimo, che è già un buon punto di partenza». Umiltà e voglia di fare, Esposito batte su questi concetti. Sa che servono come l’aria. Ma dalla sua ha il sogno: in molti vorrebbero essere al suo posto. E infatti ieri, tra i suoi colleghi, non si parlava d’altro. Anche perché ad alcuni non piace il fatto che abbia motivato qualche imprenditore a investire nel club. «Ma non è vero – si difende Esposito –: io ho solo portato un’organizzazione di persone (Cloefa Brao, per esempio, suo collaboratore e ora ds, ndr). Io sono orgoglioso che la Sanvitese abbia scelto me, tutto qua. Ora ho solo voglia di lavorare, lavorare e lavorare».

La caccia ai giocatori, a proposito, è già partita. Il primo tassello è Peruch: il portiere ha dato un “sì” di massima. Aveva già chiuso col Chions, ma la serie D è un obiettivo per cui ha fatto marcia indietro. Lui il primo tassello, altri sono già in agenda, e devono essere tanti, perché sono in pochi a rimanere (i vari giovani di proprietà). Visalli, per esempio, è ormai un ex biancorosso, visto che andrà a vivere a Mestre. L’altro tassello sarà il preparatore atletico (in arrivo Davide Ceciliot?), considerato l’addio di Bobo Sonego (andato al Pordenone) e, a livello dirigenziale, un segretario, viste le dimissioni di Giovanni Fois. Tutti pezzi che arriveranno. Tanto, rispetto agli anni scorsi, c’è più tempo, oltre che maggiore chiarezza di idee.


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