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Sangiustese, Cossu gioca in difesa: "Ci mancano tre punti per la salvezza..."

di Maria Lopez
Fonte: marta bitti

È il direttore generale Alessandro Cossu a presentare la difficile sfida di domenica. Questa volta la Sangiustese dovrà recarsi in quel di Avezzano. Gli abruzzesi che hanno presentato il nuovo tecnico, Gianluca Colavitto, che ha preso il posto di mister Federico Giampaolo, cui è stata fatale la sconfitta di mercoledì scorso nel turno infrasettimanale con la Sammaurese.

Un turno infrasettimanale che ha invece sorriso alla Sangiustese, tornata alla vittoria interna al Comunale dopo diverso tempo grazie ai gol di Cerone e Cheddira.

“Prima di tutto – ha dichiarato Cossu – ci tengo a ringraziare l’Assessore allo Sport Mauro Spinelli ed il Sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili per averci permesso di effettuare allo Stadio Comunale di Villa San Filippo la rifinitura pre-gara di martedì, considerato che, per lavori all’impianto elettrico, il campo sarebbe dovuto essere chiuso. Un gesto che ci ha fatto molto piacere”.

Direttore, discorso chiuso per quanto riguarda la salvezza? È tempo di puntare a qualcosa di diverso?
"Mancano ancora 3 punti. Avevo detto che ne sarebbero serviti 48, ma, visti anche i risultati nella parte bassa della classifica, con altri tre punti dovremmo essere a posto. E’ ovvio, mancano undici partite, quindi credo che, seppur non ci sia ancora la matematica, probabilmente ci siamo. Una  volta archiviato questo discorso, incominceremo a guardare qualcosa di più. La salvezza ci darebbe infatti una doppia consapevolezza: alla Società quella di rimanere in serie D e ai ragazzi quella di poter giocare sereni e divertendosi, puntando ad un secondo obiettivo che è la conquista dei play-off. Diverse altre squadre, tra cui ad esempio il Campobasso, stanno risalendo la graduatoria, quindi sarà una lotta importante. Noi dobbiamo avere un pizzico di orgoglio: siamo sempre stati nelle prime cinque e uscire alla fine del campionato di certo non sarebbe gratificante per i ragazzi, il mister e la società".

L’Avezzano ha appena cambiato allenatore. Può rappresentare un pericolo in più?
"Sicuramente. Già senza cambiare allenatore, sarebbe stata una gara particolare, tipo quella di Castelfidardo. Ogni partita rappresenta per loro una specie di ultima spiaggia. Sicuramente troveremo un terreno meno adatto alle nostre caratteristiche ed un campo caldo. I giocatori dell’Avezzano dovranno dare tutto. Il cambio di allenatore, anche se Colavitto ha pochi giorni per preparare la gara, può rappresentare una sorpresa anche per quanto riguarda il modo di giocare. Noi abbiamo la nostra identità e dobbiamo pensare di andare avanti con quella: quella dei nostri avversari la scopriremo sul campo".

Doppia convocazione Shiba e Santagata, quanto orgoglio c'è?
"Tanta soddisfazione per il loro bel percorso, ma anche tanta preoccupazione, visto che sappiamo che non li avremo la prossima settimana e che torneranno con noi solo per la rifinitura di sabato mattina in preparazione della gara con l’Agnonese. Questo ci penalizza un po’, anche se abbiamo altri giocatori validi in rosa. Se vengono convocati in Nazionale e ci vengono richiesti da altre Società vuol dire che con noi stanno facendo bene e che hanno raggiunto il top per quanto riguarda la Serie D. E’ un orgoglio per la Società che li ha saputi scegliere, per l’allenatore che ci ha saputo lavorare, ma anche per i compagni over che hanno a fianco e che hanno permesso loro di crescere nel migliore dei modi".

 


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