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Riforma statuto FIGC, Abete: «Troppo potere ai Dilettanti? Guardate il resto d'Europa... Pronti a fare la nostra parte»

di Massimo Poerio

Il 4 novembre si terrà l'assemblea straordinaria della FIGC per votare la riforma dello statuto proposta dal presidente Gabriele Gravina. In un'intervista ai colleghi di tuttomercatoweb, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete ha espresso il suo sostegno all'iniziativa, sottolineando l'importanza di un approccio costruttivo.

"Sin da subito abbiamo mandato messaggi di coesione, non vogliamo causare stress comunicativi", ha dichiarato Abete, evidenziando come la componente dilettantistica sia già sottodimensionata rispetto agli altri principali campionati europei. I numeri parlano chiaro: in Inghilterra i dilettanti rappresentano il 66,9%, in Francia il 63%, in Germania il 53,4% e in Spagna il 43,2%.

Sulla questione della rappresentanza, Abete ha fatto notare che con la nuova proposta il rapporto sarebbe di otto consiglieri per i professionisti e sei per i dilettanti, proporzione che garantirebbe comunque al professionismo italiano la più ampia rappresentanza in Europa.

Il presidente LND ha anche sottolineato la rilevanza del movimento dilettantistico, ricordando che da luglio 2023 sono stati stipulati oltre trentamila contratti di lavoro sportivo nel settore dilettantistico, contro i quattromila dei campionati professionistici, con un tesseramento complessivo che supera il milione di persone.

Riguardo alle tensioni con la Serie A, Abete ha mantenuto un approccio diplomatico: "Sono fisiologiche. I problemi sono oggettivi, non riguardano solo il calcio e metterli in rapporto causa-effetto col quadro normativo mi pare filosofeggiare".


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