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Reggina, mister Trocini: «Quello che è stato prima non posso giudicarlo, io comunque...»

di Redazione Notiziario del Calcio

Un ritorno trionfale quello di Bruno Trocini sulla panchina amaranto. L'allenatore reggino, intervistato da Febea dopo la vittoria esterna contro la Vibonese, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la prestazione della squadra: "Grande partita da casa nostra, parliamo di un gruppo che conosco ed è stato più semplice proporre le cose a calciatori che ho avuto sino a qualche mese fa. I ragazzi sono stati straordinari nonostante l'avversaria di alto livello, nonostante avessimo avuto diverse occasioni per raddoppiare, nonostante gli infortuni che ci hanno impedito di fare i cambi che volevamo. Grande prova, andiamo avanti."

Trocini ha sottolineato l'importanza del suo legame con il gruppo: "Con molti di loro avevo lasciato un percorso davvero bello, avevo trovato un gruppo meraviglioso, di calciatori che sputavano sangue in campo, avevo trovato uno staff meraviglioso. Sono davvero felice di essere tornato, ho forse trasmesso questo ai ragazzi, volevo rendere felice chi ci tiene a questa maglia. I ragazzi sono stati spaventosi, siamo partiti."

L'allenatore amaranto ha poi analizzato l'atteggiamento della squadra: "Quello che è stato prima non posso giudicarlo, io comunque ho sempre visto una squadra forte che ha alternato buone prove ad altre meno. E' una squadra forte, responsabilità e pressione possono in un attimo diventare un'ondata di entusiasmo, che ci può davvero trascinare."

Trocini ha commentato anche l'occasione mancata per raddoppiare: "Sono partite che vanno chiuse, ma va ricordato che giocavamo contro la prima in classifica. Siamo stati sfortunati, alla fine però Miguel Martinez non è stato mai impegnato."

Infine, il tecnico ha spiegato le ragioni delle assenze di Ba e Dall'Oglio: "Noi abbiamo bisogno di gente che si butta nel fuoco..." e ha fornito un aggiornamento sugli infortuni di Porcino e Cham: "Credo siano infortuni importanti, ma abbiamo una rosa ampia. Per esempio Malara, che oggi non l'ho portato perché avevo bisogno del 2006 in panchina."


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