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Reggiana, Antonioli: "Siamo in crescita ma le gare vanno chiuse"

di Davide Guardabascio

La Reggiana vince il derby contro il Lentigione ed incamera altri punti davvero preziosi in ottica campionato. Il primo posto è ancora alla portata nonostante una marcia non netta.

Soddisfatto ma non contento  il tecnico granata Mauro Antonioli: "L’unica recriminazione è quella di non averla chiusa prima. Non portare a casa i tre punti sarebbe stato davvero un peccato, a volte non è necessario essere così leziosi ma cercare di essere più concreti. Perché Ponsat? Prima cosa: ho fiducia in tutti i miei giocatori. E le scelte che faccio sono dettate dal lavoro settimanale. Fuori Bran? L'ho fatto riposare perché è un ragazzo giovane e sta attraversando un momento di stanchezza. Sta giocando in un ruolo che non è il suo e che richiede un elevato dispendio di energie. E come classe 2000 avevo Bardeggia o il secondo portiere anche perché Palmiero non si è allenato e Bonora è infortunato. Tra l’altro i ragazzi giovani che sono entrati hanno fatto il loro e mi dispiace per qualche fischio ingeneroso. Luche in tribuna? Luche è un giocatore che riempie gli occhi perché è bravo e ha qualità. Però deve allenarsi meglio perché ci sono degli equilibri e vanno rispettati. Non guardo in faccia a nessuno e faccio giocare quelli che danno garanzie in allenamento. Reggiana in crescita? Assolutamente sì. La squadra mi è piaciuta, dovevamo solo finalizzare meglio il gioco. Però non abbiamo mai rischiato e abbiamo avuto il possesso palla, non ricordo un tiro in porta del Lentigione. In questo inizio di stagione non siamo stati molto fortunati, ma è una cosa che la Reggiana si porta dietro dall’anno scorso. Ha preso decisioni inspiegabili e anche la gestione dei cartellini gialli non mi è piaciuta".


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