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Pro Sesto, il presidente Radici: "Ora la Serie D diventi C2"

di Massimo Poerio
Fonte: ac pro sesto

"Abolire i play off della Serie D sarebbe stato un grande errore. Avremmo rischiato di annullare un obiettivo concreto per molte squadre, togliendo stimoli importanti nella fase cruciale della stagione. Sono, dunque, d'accordo con la decisione di non cancellare questa appendice di campionato. Bene, poi, anche l'idea di circoscriverli ai singoli gironi d'appartenenza". Lo dice Nicola Radici, presidente della Pro Sesto, commentando la decisione assunta a Roma, durante la riunione dei presidenti delle società di calcio di Serie D, di continuare a disputare i play off al termine del campionato, limitandoli però ai singoli gironi per poi stilare una graduatoria generale che terrà conto anche dei punti e quindi del piazzamento in classifica. "Un primo passo avanti - aggiunge Nicola Radici - per valorizzare una categoria che vede impegnate piazze importantissime, come ad esempio Parma, Taranto, Piacenza, Venezia e Trieste. Ma ciò non basta. La riforma federale dei campionati deve prevedere più possibilità di promozione per le squadre di Serie D, oltre che il cambiamento di denominazione, ribattezzando la Serie D in C2, con l'attuale Lega Pro che torni a essere C1. Certamente, in termine di immagine e di appeal, ne guadagnerebbe tutto il movimento". "E' inaccettabile - conclude Nicola Radici -  che solo la prima classificata salga in Lega Pro. Il meccanismo va assolutamente rivisto e proprio i play off potrebbero diventare fondamentali per rendere più interessante un campionato che rappresenta decine di città capoluogo di provincia o dal bacino di pubblico molto rilevante".


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