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Potenza, Notaristefani replica a Rossiello: "Ha pronunciato bestialità"

di Anna Laura Giannini

Botta e risposta tra Domenico Rossiello, vice presidente del Potenza, e Maurizio Notaristefani, ex presidente rossoblù. Di seguito la lettera aperta con le dichiarazioni di Notaristefani.

Per incredibile che possa sembrare, mi trovo mio malgrado ancora una volta a dover parlare perché indesideratamente tirato in ballo da terzi.

Non è fatto sconosciuto che i miei rapporti con il Potenza Calcio siano definitivamente terminati lo scorso 30 Luglio mediante cessione delle quote societarie a nuova dirigenza, mi viene dunque spontaneo chiedermi quanto ancora a lungo dovrò caricare sulle mie spalle le irresponsabilità di coloro che amano utilizzare il mio nome come parafulmine.

Viene quasi da domandarsi come facessero certe persone a “scaricare il barile” prima che il mio percorso incrociasse quello del Potenza – della serie “se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo”... per scaricarsi la coscienza, si intende!

Mi riferisco ad esempio al diligente Funzionario-Efab Rossiello che (assumendosi tutte le responsabilità di dichiarazioni pubbliche, mi sembra scontato!) ama associare al mio operato tutte le pendenze ancora esistenti a carico dell’attuale società, così come i deficit dell’attuale squadra da un punto di vista di rendimento – il tutto legato al mio procrastinare nell’effettuare il passaggio di quote, se non erro.

Ebbene, al Signor Funzionario-Efab così come ai Signori della nuova dirigenza, ricordo che documenti ufficiali quale l’atto notarile tramite cui è avvenuto il passaggio di quote, recano scritto nero su bianco come, a far data dal momento di stipula, i subentranti si assumessero tutti i crediti e debiti MAI nascosti e sempre resi noti a chi seriamente interessato.
Al sempre solerte (ma evidentemente poco informato) Funzionario-Efab, vorrei ricordare inoltre che i debiti e crediti della perizia sono riferiti al 30/04/2015, mentre il Sig. Flammia ha rilevato la Società con la situazione debitoria al 30/07/2015 – data dell’atto notarile. Nessun complotto alle loro spalle quindi, nessuno scrigno di Pandora; tutto era a conoscenza delle parti interessate.
Se quindi da una parte comprendo lo “stato confusionale” in cui viaggia il Signor Funzionario-Efab (così come da lui ammesso in trasmissione) data la sua poca conoscenza di questioni calcistiche, dall’altra vorrei riportargli alla memoria che la città di Potenza non deve certamente ringraziare lui se ha una squadra di calcio a rappresentarla, quanto piuttosto chi per le precedenti due stagioni si è impegnato a versare le somme necessarie all’iscrizione, ergo non lui.
Lo inviterei piuttosto a riflettere su una delle bestialità da lui pronunciate a proposito di squadra Juniores e costi ad essa riferiti; sarò più chiaro: per il Signor Funzionario-Efab, in tutte le società d’Italia è naturale che i genitori dei ragazzi facenti parte della Juniores versino un contributo per l’acquisto del materiale sportivo.

FALSO

La precedente gestione, così come in tutte le società serie d’Italia, si è fatta carico dell’acquisto del materiale sportivo, così come delle spese per le trasferte e dei pranzi dei giocatori nelle trasferte, non lasciando certamente tali oneri ai genitori, come accaduto invece nella trasferta della Juniores a Benevento del 03/10/2015 (tanto per fare un esempio).

Se posso essere onesto, trovo piuttosto ridicolo che chi non si preoccupa neanche di compiere sforzi irrisori come creare un nuovo indirizzo mail ufficiale per le comunicazioni (che, per inciso, ricevo talvolta ancora io), si preoccupi invece di aprir bocca su questo e su quello, giocando a chi riesce a scansare meglio le proprie colpe.

Se vogliamo considerare il punto di vista tecnico invece, suggerirei a tutti i diretti interessati un bell’esame di coscienza ed un bel bagno di umiltà, rendendo presente che ci sono società (tanto per citarne una, il Taranto) partite anche più in ritardo del Potenza con i preparativi per la corrente stagione, ma che lavorando seriamente ed esclusivamente su se stesse, stanno sortendo risultati ben diversi da quelli del Potenza.

Inutile poi parlare della situazione di accanimento che si sta dimostrando nei confronti di chi è stato mio collaboratore, così come nei confronti di chi veniva semplicemente a svolgere il proprio lavoro anche nel contesto calcistico cittadino, situazione di sicuro non aiutata dalle penne che caratterizzano la stampa potentina; un caro amico amava definire questi giornalisti come “giornalai”, ma io trovo li si possa definire talvolta e più appropriatamente “apprendisti pettegoli”. Si può forse dire il contrario di coloro che cercano le loro notizie nei bar? O di coloro che il più delle volte preferiscono assecondare il conducente di turno per scegliere chi attaccare? – Per non dimenticare, riporto alla memoria di chi sta leggendo, il caro “giornalista” che accettava le pressioni di Grignetti affinché si attaccasse Occhinegro... e non dovrebbe esserci altro da aggiungere su quanto scandalosa sia la questione.
O si potrebbe ancora parlare di quei “giornalisti” che dichiaravano eterna fedeltà alla squadra della propria città (per cui in teoria scrivono), ma che sembrano essersi innamorati dell’uomo piuttosto che dei colori potentini, infarcendo i propri scritti di Grosseto, Grosseto e ancora Grosseto... che mi risultava essere in Toscana l’ultima volta che ho controllato, neanche lontanamente vicina a Potenza quindi.
Si potrebbe parlare di quegli pseudo-giornalisti, evidentemente al soldo del Signor Funzionario-Efab che placido diceva: «Sta tranquillo, c’è quel giornalista che è mio parente... E quella testata poi, usufruisce dei nostri stand... non potranno più scrivere male della Società!»
Ringrazio il cielo per quei pochi giornalisti che ho conosciuto e che svolgono il proprio lavoro garantendo un’informazione libera e professionale, lontana da interessi di bottega.


Pensare all’intero polverone sollevato ancora una volta da gente capace di nient’altro che di chiacchiere, mi fa venire in mente l’espressione “la religione è l’oppio dei popoli”... beh, che mi perdoni Marx se stravolgo la sua ideologia dietro queste parole, ma qui mi sa che è stato il calcio ad annebbiare le capacità di giudizio ed il buon senso delle persone!
E che mi si attribuiscano pure lectio magistralis se lo si desidera, ma se permettete, trovo che facciano giusto un po’ di differenza fra un individuo ed i suoi interlocutori.


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