Pistoiese, mister Giacomarro: «Ho vinto campionati in posti dove ti fanno saltare la macchina»
La Pistoiese esordisce in campionato con un pareggio per 1-1 a Fiorenzuola, un risultato che lascia l'amaro in bocca alla squadra di Bertolo e compagni. Nonostante una buona prestazione, un clamoroso errore di Lagonigro ha compromesso il risultato, ma il gol di Kharmoud ha permesso di evitare una sconfitta immeritata.
«Sono partite che si perdono – ha commentato Giacomarro nel post gara -. La dovevi chiudere nel primo tempo, perché quando hai tre o quattro palle nitide una squadra che ha un po’ di furbizia e intelligenza la porta a casa. Dopo quando fai un errore si sa che gli altri si gasano e ti mettono in difficoltà. Siamo stati bravi dopo a recuperarla, però è una partita che poteva finire diversamente.
Una squadra esperta come la nostra deve essere più cinica. Dopo l’errore del portiere è diventato un gioco al massacro nel senso che per recuperarla, con l’ansia, la paura e la tensione, anche la prestazione si è abbassata. La nostra è una squadra che ha carattere e rispetto alla partita col San Donato non c’è stato paragone. I ragazzi si devono solo convincere a fare le cose che chiedo, dettando cioè legge ovunque, che sia in casa o in trasferta».
I tifosi della Pistoiese hanno applaudito la squadra di mister Giacomarro al termine della partita, nonostante il risultato deludente. «Dipende solo da noi – ha evidenziato l’allenatore -. Se fai il risultato vengono allo stadio, se invece fai prestazioni dove non sudi la maglia è normale qualche contestazione. Oggi c’era l’acqua – ha sorriso il tecnico -, la maglia è stata bagnata e siamo riusciti a portarla a termine. Come primo impatto, con squadra e società nuova, sono contento perché hai preso un punto fuori casa…allo stesso tempo, però, rimane il rammarico perché queste partite vanno chiuse in anticipo.
Pressione? Ho vinto sette campionati – ha proseguito l’ex Altamura -, anche in posti dove se non vincevamo ci facevano saltare in aria la macchina. La pressione se fai questo mestiere non deve esistere».