Pavia, il ritorno in Serie D si fa amaro: azzurri penultimi a caccia della salvezza
L'anno che si chiude porta con sé ricordi contrastanti per il Pavia. Se il 2025 era iniziato all'insegna dell'entusiasmo, con la conquista del campionato di Eccellenza e il tanto atteso salto in Serie D, il ritorno nella quarta serie nazionale ha riservato un'accoglienza tutt'altro che benevola agli azzurri. La squadra lombarda conclude infatti il girone d'andata del campionato in una posizione di classifica preoccupante, che impone una seria riflessione in vista della ripresa.
Al termine delle prime diciassette giornate del girone B, il Pavia occupa la diciassettesima posizione con appena 12 punti all'attivo. Un bottino che colloca la formazione azzurra nella zona calda della graduatoria, quella che a fine stagione significherebbe la retrocessione diretta in Eccellenza. Alle spalle del Pavia resta soltanto il Sondrio, ultimo con 11 punti, mentre la lotta per evitare le posizioni più pericolose si fa sempre più serrata.
La situazione appare critica considerando la minima distanza che separa gli azzurri dalle altre formazioni in difficoltà. A un solo punto di distanza si trovano Varesina e Vogherese, entrambe ferme a quota 13 e immerse anch'esse nella zona che conduce ai playout. Poco più su, a 17 punti, Real Calepina e Scanzorosciate rappresentano l'obiettivo minimo da raggiungere, essendo le squadre che aprono appunto la zona spareggio. Il distacco di cinque lunghezze non è insormontabile, ma richiederà un cambio di marcia deciso.
Il bilancio della prima metà di stagione parla chiaro: solo due vittorie in diciassette partite disputate. Un rendimento insufficiente per una squadra che ambisce alla permanenza nella categoria. La prima affermazione è giunta il 21 settembre, quando il Pavia era ancora guidato da Stefano Bellinzaghi. In quella occasione, gli azzurri si imposero nel derby contro l'Oltrepo a Broni con il punteggio di 1-0, grazie alla rete decisiva siglata dal centrocampista Nchama.
Per il secondo successo stagionale è stato necessario attendere il 2 novembre. Questa volta al Fortunati, sotto la gestione tecnica di Antonio Filippini, il Pavia ha travolto il Villa Valle con un netto 4-0. A firmare l'abbondante successo furono la doppietta di Alfiero e le marcature di Concina e Perna, regalando alla squadra e ai tifosi una serata di rara soddisfazione in un campionato altrimenti avaro di gioie.
Se c'è un dato che più di ogni altro evidenzia le difficoltà del Pavia, questo è rappresentato dalle reti subite. Ben 31 gol incassati in diciassette partite configurano una media di quasi due reti a incontro, un'emorragia difensiva insostenibile per chi intende salvarsi. La retroguardia azzurra ha mostrato evidenti lacune nel corso del girone d'andata, risultando troppo permeabile agli attacchi avversari. Questo aspetto dovrà necessariamente essere al centro del lavoro tecnico nella seconda parte di stagione, rappresentando una priorità assoluta per la squadra.
Sul fronte opposto, quello offensivo, la squadra ha realizzato 19 reti complessive. Il miglior marcatore dell'andata porta il nome di Vincenzo Alfiero, autore di 5 gol prima del suo ritorno al Vado nel girone A di Serie D, club dal quale era approdato a Pavia la scorsa estate. Oggi Alfiero rappresenta un ex, ma i suoi gol restano un contributo significativo nella magra statistica realizzativa azzurra. Alle sue spalle, i più prolifici sono risultati i giocatori esperti Perna e Quaggio, entrambi con 3 marcature personali.
Un aspetto particolare del rendimento del Pavia riguarda l'equilibrio fra prestazioni interne ed esterne. La squadra ha conquistato 6 punti al Fortunati e altrettanti in trasferta, dimostrando di non avere un fattore campo particolarmente determinante, né in positivo né in negativo. Tuttavia, al di là delle analisi numeriche, appare evidente come la permanenza in Serie D richiederà un deciso cambio di passo.
La media punti registrata finora da Concina e compagni si attesta sullo 0,70 a partita, un valore che, se replicato nel girone di ritorno, risulterebbe del tutto insufficiente per centrare l'obiettivo salvezza. Ciò che manca principalmente sono le vittorie: le sole due dell'andata rappresentano un patrimonio troppo esiguo. Nel ritorno serviranno molti più successi per sperare di mantenere la categoria conquistata con tanta fatica.
La breve pausa invernale rappresenta un momento cruciale per la società e lo staff tecnico. Durante questa sosta si lavorerà intensamente per integrare i nuovi acquisti arrivati nelle ultime settimane: Monza, Ghiozzi e Odalo dovranno trovare rapidamente la giusta sintonia con i compagni. Inoltre, la dirigenza azzurra si prepara ad accogliere chi è pronto a vestire la maglia del Pavia, come Martino Cominetti, attaccante proveniente dal Sestri Levante che avrà il compito di rafforzare il reparto offensivo e contribuire alla causa salvezza.
Il ritorno in campo è fissato per il 6 gennaio, quando il Pavia ospiterà al Fortunati il Caldiero Terme in un posticipo rispetto al resto del girone B, che riprenderà regolarmente domenica 4 gennaio. Sarà l'inizio di un girone di ritorno che si preannuncia decisivo e nel quale ogni punto peserà come un macigno nella corsa per mantenere la Serie D, categoria riconquistata dopo anni di attesa e che nessuno a Pavia vuole lasciare andare dopo una sola stagione.