Nardò, Danucci: «Ci temono? Ce lo siamo guadagnati sul campo»
Si avvicina un nuovo derby per il Nardò che domenica affronterà un Brindisi che vive un momento delicato e che da qualche ora è in silenzio stampa. A parlare del prossimo impegno di campionato il tecnico Ciro Danucci.
Queste le parole dell'allenatore dei neretini: «Riflettori sulla nostra squadra potenziale pericolo? No, conoscendo i ragazzi, conoscendo il loro attaccamento non è un pericolo. Abbiamo già cominciato a preparare la partita di Brindisi, mentalmente e fisicamente non è facile recuperare per poter giocare dopo tre giorni. Tre partite in una settimana sono tante quindi dobbiamo innanzitutto recuperare energie nervose e poi fisiche, però ci faremo trovare pronti per fare una grande partita. Fa piacere essere temuti dagli avversari, fa piacere perché questo atteggiamento da parte delle avversarie ce lo siamo guadagnati sul campo. Ogni partita però ha la sua storia, noi cercheremo sempre di imporre il nostro gioco, il nostro ritmo ed il risultato è una conseguenza. Match col Picerno? Sicuramente abbiamo avuto un approccio importante, siamo stati intensi, bravi ad andarli a prendere nella loro metà campo, non li abbiamo fatti ragionare. Nella prima mezz'ora siamo stai bravi in questo, poi dopo è subentrato anche il caldo negli ultimi dieci minuti ma siamo stati bravi a tenere. Poi nel secondo tempo è cambiata la gara perché loro provavano questi lanci lunghi e siamo stati molto ordinati, molto bravi nel concedere poi nulla. Brindisi? A dispetto di quello che si dice, che si legge sui giornali, Brindisi rappresenta una città importante, è una squadra forte, fatta di ottimi elementi, stanno vivendo un periodo un po' di difficoltà però resta una squadra molto attrezzata che annovera gente come Calemme piuttosto che Sicignano... Quindi giocatori importanti per la categoria. È una squadra assolutamente da non sottovalutare ma questo penso che in questo campionato non debba succedere con nessuno. Bisogna entrare dal primo minuto alla grande in campo cercando di fare la nostra partita senza pensare al Brindisi. Turnover? Penso che un allenatore lo faccia quando comunque si rende conto che ha tanti elementi allo stesso elementi che chiunque entri poi in campo da il suo contributo importante. Io sono sicuro di questo e di partita faccio le mie scelte. Sicuramente ora a metà campo siamo un pochino corti, avendo delle assenze importanti. Però chi sta giocando sta dimostrando di fare bene il proprio lavoro, quindi siamo consci che avendo una certa mentalità tutti posso far parte di questa squadra».