Messina, l'avvertimento di Romano: «Il clima di festa mi preoccupa, a Milazzo servirà il sangue agli occhi»
Il Messina si appresta a chiudere il sipario su un 2025 vissuto intensamente con una trasferta che nasconde numerose insidie. La sfida contro il Milazzo non è soltanto un derby geografico, ma un banco di prova fondamentale per una squadra che, nonostante un rendimento da zone nobili della classifica, deve ancora fare i conti con una realtà complessa. Il tecnico Pippo Romano, intervenuto ieri alla vigilia, ha voluto mantenere i piedi ben saldi a terra, analizzando con estrema lucidità il momento dei suoi ragazzi.
«Incontriamo una buona squadra, che sta disputando un ottimo campionato da neopromossa» ha esordito l'allenatore peloritano, mettendo in guardia i suoi sulle caratteristiche del campo avversario. «Sfruttano il fattore campo, piccolo, con la gente a ridosso. Il fondo non è ottimale per cui serviranno tanta grinta, volontà e abnegazione per ribattere colpo su colpo. Abbiamo raggiunto una certa maturità, mi aspetto conferme e una partita gagliarda». Romano teme che il clima festivo possa aver intaccato la ferocia agonistica necessaria per una gara del genere: «In rifinitura ho detto che sono un po’ preoccupato perché il clima che si è creato e la festa natalizia potrebbero distoglierci dall’obiettivo principale, fare punti. Serve maturità per cancellare in fretta i festeggiamenti e proiettarci alla gara».
Nonostante i 27 punti conquistati sul campo abbiano virtualmente annullato l'handicap della penalizzazione iniziale, la classifica impone ancora prudenza. «Non stiamo abbassando la tensione né pensiamo che adesso sia tutto facile. Le insidie sono sempre dietro l’angolo» ha ribadito con forza Romano. «Siamo ancora in zona retrocessione ma abbiamo compiuto un percorso straordinario. Basta vincere un paio di partite per essere in alto e perderne due per essere risucchiati. C'è fame e voglia di uscire al più presto da questa situazione».
L'attenzione si è poi spostata sulle manovre di potenziamento della rosa. Con l'arrivo di elementi come Pedicone, Tedesco e Matese, il Messina ha ora soluzioni diverse, anche se il mercato potrebbe riservare ancora delle sorprese. «Valuteremo il mercato nel tempo, con le prossime operazioni. Abbiamo messo dentro Pedicone come quinto a sinistra e Tedesco che è una punta di ruolo alternativa a Touré e Roseti. Abbiamo possibilità di scambiarli, così come di sfruttare Matese in mezzo sia da play che da mezzala». Sulla condizione dei nuovi, il mister è stato onesto: «Tedesco ha giocato poco e non ha i novanta minuti e il ritmo partita. Lo avremo al top dopo il richiamo della preparazione. Matese ha più minutaggio, mentre Pedicone si allena con noi da settimane e quindi ha gamba».
La varietà di profili a disposizione potrebbe suggerire anche accorgimenti tattici differenti rispetto al passato: «Non do vantaggi agli avversari, lo valuterò prima e durante la gara. Di certo studiamo un piano A e un piano B». Romano ha poi speso parole d'elogio per il reparto difensivo, considerato il vero punto fermo della squadra: «In difesa ho tante soluzioni e giocatori forti, non è semplice fare delle scelte. Clemente e De Caro sono due certezze come Bosia e Orlando. Non mi sono mai preoccupato della retroguardia, mentre in attacco eravamo stati corti».
In chiusura, un pensiero sul Milazzo e sul suo allenatore, vecchia conoscenza del calcio messinese: «Il Milazzo vive d’entusiasmo e ha un allenatore preparato come Catalano, che sa far giocare bene le squadre. È una squadra battagliera come noi e corre tanto. Ce la siamo sempre giocata con il sangue agli occhi, voglia e compattezza: dovremo farlo anche domani».