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Matelica, il diggì Chiavari: "Jesina più atletica, Alfonsine con individualità di qualità"

di Sara Santacchi

Il Matelica ha annunciato la ripresa dei lavori di completamento del nuovo sintetico dello stadio Comunale in cui la squadra ha fatto il suo esordio ieri contro la Jesina. A tal proposito si rende necessario un chiarimento prettamente tecnico in relazione agli ultimi step dei lavori. Una volta steso il tappeto in sintetico, le ditte hanno provveduto a cospargere il terreno di gioco con l’intaso prestazionale: uno strato multi materiale di cocco, sughero e lolla necessario per rendere il campo fruibile, consentire alla palla di scorrere e permettere all’erba di essere calpestabile senza subìre conseguenze. Esso rende il terreno completamente marrone, ma il suo graduale assorbimento restituisce al manto il suo colore originario: un verde splendente. Il tappeto in sintetico, infatti, fa parte solo di una fase dei lavori. Il suo utilizzo non può prescindere da ulteriori passaggi. Le ditte hanno già provveduto a diverse stesure del multimateriale, proprio per consentire al campo sportivo di essere pronto per domenica. L’ultima passata è stata eseguita sabato sera. Per questo domenica il terreno di gioco è apparso non impeccabile dal punto di vista estetico e visivo, ma non dal punto di vista tecnico-pratico dal momento che era in perfetta condizione per poter essere utilizzato, cosa che è stata prioritaria e il primo pensiero della società. Una volta terminati definitivamente i lavori, curati in ogni dettaglio, il campo sportivo sarà impeccabile anche a impatto visivo e apparirà in tutta la sua completezza mostrando il verde splendente nella sua totalità senza le “chiazze” momentanee.

Intanto sono reduci da un’altra domenica incredibile i biancorossi che, dopo essere andati sotto di due reti contro la Jesina, in inferiorità numerica sono riusciti a rimontare e superare gli avversari, festeggiando un successo da urlo.

E’ il direttore generale Roberto Chiavari a descrivere il mix di emozioni vissute in 90 minuti
“E’ stata un’altra gara dal duplice copione – commenta – speriamo di non replicare nuovamente carambole del genere, riuscendo a soffrire meno, anche se ciò che importa poi è il risultato finale. Per noi è stata senza dubbio una grande soddisfazione. Siamo stati bravi e fortunati soprattutto riuscendo a reagire subito, nonostante l’inferiorità numerica e con i cambi. Chi è entrato dalla panchina è stato ancora una volta fondamentale come chi ha giocato dall’inizio e questa la dice lunga sulla forza di questo gruppo”.

Un gruppo in cui tutti possono essere determinanti…
“Il mister occupa una posizione che può essere anche scomoda perché è costretto a fare delle scelte avendo a disposizione dei giocatori assolutamente validissimi tecnicamente e umanamente. Il fatto che chi entra dalla panchina possa essere determinanti al pari di chi gioca dall’inizio mostra anche l’intelligenza dei ragazzi, compatti e uniti nel voler remare tutti dalla stessa parte”.

Dovendo analizzare le due gare, con l’Alfonsine e con la Jesina, quali diversità ha notato?
“L’Alfonsine può contare su delle individualità nel reparto offensivo che sono di altissima qualità. La Jesina è più atletica, molto squadra e indubbiamente ha un approccio molto fisico alla gara. Ci ha saputo mettere in difficoltà”.


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