Matelica, D'Appolonia: "L'anno col Savoia fu davvero difficile. Campobasso? Dovremo essere intelligenti"
Fonte: ss matelica
E’ stato un inizio di settimana più bello degli altri per l’attaccante della S.S. Matelica Davide D’Appolonia che è stato l’autore del gol decisivo nella gara con L’Aquila, nell’ultimo turno in casa. Nato a Venezia il 3 dicembre 1993 dopo i primi calci tra amici è entrato a contatto col calcio vero col Venezia, giocando in serie D vincendo il Campionato.
La stagione successiva ha vestito la stessa maglia anche in serie C2 mettendo a segno la rete decisiva per la promozione in serie C1 dove ha giocato anche l’anno dopo. Una breve parentesi nel Savoia per poi approdare al Forlì in serie D e al Campodarsego prima di arrivare a Matelica. Il 2-1 inflitto agli abruzzesi ha il sapore di chi a tutti i costi desiderava una vittoria tanto sofferta quanto meritata come conferma lo stesso D’Appolonia. “E’ stato un successo importante, come tutti gli altri perché non ci sono vittorie che valgono di più e altre che valgono meno, ma riuscire a portarla a casa con una squadra forte come L’Aquila, che è stata costruita per vincere, deve darci ancora più convinzione per lavorare come stiamo facendo”.
Quanto vale il gol che hai realizzato?
“Tanto perché ha potuto aiutare la squadra in maniera determinane quindi più che personalmente, mi soddisfa per tutti noi. Poi chiaramente anche a livello personale mi serviva perché è inutile negare che, soprattutto per un attaccante, riuscire a segnare dà sempre quell’autostima che non fa mai male”.
E’ la prima volta che giochi in questo girone. Ormai hai avuto modo di vedere la maggior parte delle squadre, che idea ti sei fatto?
“Sinceramente è un girone molto, molto difficile. Non credevo che lo fosse così tanto. Avendo giocato sempre nel girone Nord ho visto che in questo è difficile portare a casa il risultato in ogni partita e fino all’ultimo secondo”.
Cambiare ambiente non è mai semplice, ma voi state dimostrando di esservi ambientati molto bene a Matelica e la città sta dimostrando di apprezzarvi tanto…
“Diciamo che è anche un po’ il nostro lavoro a chiederci di adattarci a stare lontani da casa, ma a Matelica fin da subito in effetti ci siamo inseriti bene. Penso che in campo stiamo dando davvero tutto e i tifosi lo vedono, ma credo anche che siamo un bel gruppo di ragazzi, educati e rispettosi. C’è un’unione vera tra noi, non solo in campo, ma anche al di fuori. Il riscontro da parte della gente fa veramente piacere”.
Sei giovane, ma hai già avuto diverse esperienze nel calcio professionistico. Qual è stato il momento più bello?
“Col Venezia devo ammettere che ho vissuto tanti momenti belli. Pur essendo giovanissimo sono riuscito a esprimermi bene e forse il gol decisivo per la promozione in C1 resta uno dei ricordi più belli”
C’è mai stato, invece, un momento in cui hai pensato di lasciare?
“Fortunatamente devo dire di no anche se l’anno che sono andato al Savoia, squadra di Torre Annunziata in provincia di Napoli, è stato veramente difficile. La società stava fallendo e ci siamo trovati a vivere delle situazioni assurde, completamente abbandonati a noi stessi. Siamo riusciti a portare avanti il Campionato solo per l’impegno preso all’inizio e il sostegno della gente che ci è stata sempre vicina. Alcuni miei compagni di squadra hanno deciso di lasciare quell’anno, ma io ho cercato di trarre un insegnamento da quella situazione”.
Già dopo L’Aquila mister Tiozzo ci ha tenuto a sottolineare che la concentrazione deve restare altissima perché domenica prossima affronterete la trasferta a Campobasso…
“Si, si ricollega a quello che dicevo prima. Io mi aspetto una partita difficile come quella con L’Aquila ma in questo caso giocheremo anche in trasferta quindi dovremo essere intelligenti e avere a freddezza di capire i momenti, continuando comunque a lavorare nel corso della settimana esattamente come stiamo facendo”.