.

Matelica, Boldrini: "Messo da parte a Viterbo. Qui ci sono i presupposti per qualcosa di importante"

di Nicolas Lopez

Due assist per i gol alla prima in biancorosso, col Chieti, e doppietta all’esordio casalingo. Non poteva esserci inizio migliore alla S.S.Matelica per l’esterno offensivo Michele Boldrini, nato a Perugia l’1 febbraio 1985, in arrivo dalla Viterbese in Lega Pro. Col San Marino domenica è riuscito a conquistare tutti rendendosi protagonista di una gara molto positiva, confermando dunque le prime impressioni, ma soprattutto realizzando anche due gol per la vittoria della S.S.Matelica. “Non potevo chiedere di più, lo ammetto – confessa il giocatore – Speravo di iniziare bene, ma farlo così mi dà anche tanto entusiasmo. Non sono ancora in ottime condizioni ma spero di trovare il prima possibile la forma giusta e sto lavorando perché ciò avvenga”.

Quanto era importante vincere col San Marino?

“Tantissimo. Senza nulla togliere al Chieti o a quella vittoria, ma confermarci in casa e con una squadra costruita per un campionato di vertice come il San Marino aggiunge ancora più valore a quei tre punti. Volevamo anche scacciare i fantasmi dell’ultimo insuccesso casalingo, insomma ci tenevamo a fare bene e ci siamo riusciti”.

Il suo esordio col Chieti è stato un po’ improvviso visto che un suo compagno di squadra si è fatto male nel riscaldamento ed è stato buttato nella mischia dal primo minuto, dopo neanche 48 ore dal suo arrivo alla S.S.Matelica…

“E’ la prima volta che mi capita in effetti. Dovevo partire dalla panchina, invece per un problema nel riscaldamento sono stato chiamato subito in causa io. Onestamente non vedevo l’ora di giocare dopo un inizio di stagione non proprio felice. La voglia era tanta ed ho pensato solo a dare il massimo. Diciamo che così è stato ancora più bello perché non ho avuto neanche il tempo di pensare”.

Il suo arrivo a Matelica è stato inaspettato?

“Ho avuto, come dicevo, un inizio stagione burrascoso, nel senso che dopo la vittoria del campionato con la Viterbese, lo scorso anno, sono stato uno dei primi confermati in Lega Pro. Ho giocato da titolare anche le prime partite in Coppa Italia, poi sono stato messo da parte, inaspettatamente e inspiegabilmente. A quel punto ho deciso di iniziare a guardarmi intorno e ho scelto il Matelica”.

Cosa ti aspetti da questa stagione?

“Non ho scelto il Matelica a caso. Avevo anche altre proposte ma ho deciso di venire qui perché penso ci siano i presupposti per fare qualcosa di veramente importante e quando vedo questo non si può dire di no. Arrivo con grandi stimoli ed entusiasmo. I compagni di squadra mi hanno accolto benissimo da subito e anche il mister. Sta a me ora cercare di migliorare ulteriormente perché so che posso dare di più”.

Qual è la tua squadra del cuore?

“Tifo il Milan”.

Il giocatore a cui ti ispiri?

“Mi è sempre piaciuto tanto Ronaldinho. Diciamo che l’ho sempre guardato con grande ammirazione”.

Il tuo motto?

“Non ne ho uno come non sono scaramantico quindi non ho gesti che ripeto o portafortuna particolari”.

Il ricordo più bello da quando giochi a calcio?

“L’esordio in serie A col Perugia, contro il Chievo: avevo 17 anni e non dimenticherò mai quelle emozioni, poi con la maglia della mia città. Senza dubbio crescendo posso dire che anche dei campionati vinti conservo un bel ricordo, però quello ha un valore particolare”.

Prossimo step col Monticelli, che gara ti aspetti?

“Molto diversa da quella di domenica scorsa. Avremo una squadra che la metterà anche molto di più sul piano fisico credo. Giocheremo al Del Duca che è un bellissimo campo e dovremo avere l’intelligenza di adattarci all’avversario che abbiamo davanti e capire che partita dovremo fare”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ