Macalli: "Ci sono squadre in difficoltà. C'è aria di ripescaggi..."
Parla alla Gazzetta di Mantova il preisdente della Lega Pro, Mario Macalli. Le sue parole non sono certo confortanti sullo stato di salute delle squadre di Lega Pro e di riflesso delle società di calcio italiane. "Perché il nostro ormai è un calcio da terzo mondo e, se continueremo così, fra 15 anni non ci saremo più". Un monito di quelli che fanno tremare le gambe quasi fosse un anatema. "Perchè sono preoccupato? Perché qui abbiamo squadre con 200 spettatori allo stadio, nessun calciatore del territorio e proprietari che spendono milioni di euro non si sa a quale scopo. Quando finiranno i soldi dei diritti tv, noi andremo con il c... per terra: è questa la verità". Alla domanda se ci sono squadre di Lega Pro che rischiano di sparire a fine stagione la risposta non è di certo ottimista: "Spero di no ma da quello che sento in giro penso di sì. La crisi economica non risparmia nessuno e per gli imprenditori che fanno calcio - anche quelli seri - diventa sempre più difficile ottenere dalle banche delle fideiussioni per iscrivere le loro squadre. È un problema molto serio". Ovvio il rimando allora ai ripescaggi che tanto interessano anche il campionato di Serie D: "Sì, è quanto abbiamo stabilito fissando il nostro organico a 69 squadre anche per la prossima stagione. Ma - conclude Macalli - bisognerà vedere se riusciremo a farli questi ripescaggi. L’anno scorso c’erano 4 posti in C1 e soltanto l’Entella ha messo sul tavolo i soldi per essere ripescata. Vedremo se stavolta sarà diverso".