.

Lanusei, il diesse Abbate: "Batterci è diventato l'obiettivo di tutti. Chi temo? L'Avellino..."

di Nicolas Lopez

Il Lanusei è sempre più vicino dal realizzare il sogno che ad inizio stagione sembrava fantascienza: approdare in Serie C. In tanti ora cominciano ad ammettere che gli ogliastrini meritano l'applauso ed il primato sin qui saldamente in pugno.

Dalle colonne de La Nuova Sardegna, il direttore sportivo  Luigi Abbate chiarisce: "Sette punti sono tanti ma potrebbero non essere sufficienti. Ci vuole poco ad inciampare. Battere il Lanusei è diventato l’obiettivo di tutti. Sento, tuttavia, l’obbligo di precisare che non soffriamo di vertigini e che pertanto abbiamo intenzione di andare sino in fondo e di non mollare di un centimetro. Chi temiamo? Dobbiamo guardarci in modo particolare dall’Avellino a questo punto del torneo, la più accreditata a contenderci il primato, sia per il blasone che per la rosa dei giocatori. Il Trastevere, secondo il mio parere, ha meno chance. La nostra forza? La serenità, il gruppo molto affiatato, sia in campo che fuori, la dirigenza, a cominciare dal presidente Arras e dal direttore generale Asoni, che non hanno mai interferito, l’allenatore, uno dei migliori in assoluto della categoria, che ha svolto con competenza e scrupolo un lavoro encomiabile, e i tifosi, straordinari. Cosa fare in queste ultime sette partite? Evitare di accontentarsi e continuare a scendere sempre in campo con l’obiettivo di vincere. I giocatori devono essere orgogliosi di aver fatto un’impresa, comunque andrà a finire». Ai giocatori il diesse dice: «Evitare di essere presuntuosi, scendere sempre in campo con concentrazione e umiltà".


Altre notizie
PUBBLICITÀ