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La Dolomiti Bellunesi non si fida della classifica del Mori Santo Stefano

di Maria Lopez

Zero punti, mille attenzioni. La Dolomiti Bellunesi non si fida dei numeri. Men che meno, alla terza giornata di campionato. E si prepara ad affrontare la trasferta in Trentino con animo battagliero: domenica 24 settembre 2023, infatti, il gruppo di Nicola Zanini sarà di scena allo stadio “Quercia” di Rovereto, dove affronterà il Mori Santo Stefano. Una formazione neopromossa e reduce dai passivi rimediati con Campodarsego e Adriese. Palla al centro alle ore 15: arbitra Cristian Chirnoaga di Tivoli.

ACCIACCHI - Nell’impianto famoso per i meeting internazionali di atletica leggera, i dolomitici si presentano senza Yabrè, uscito per un infortunio al ginocchio nella sfida dello scorso weekend, mentre sono in fase di recupero Cozzari e Toniolo (in tribuna con la Virtus Bolzano) e i fratelli Cossalter: «In settimana abbiamo avuto diverse situazioni da risolvere - afferma mister Zanini -. Gli acciaccati non mancano, ma cercheremo di recuperarli. E comunque ci sta, fa parte del gioco».

RISULTATI IMPREVEDIBILI - Non avrà ancora punti, ma il Mori ha un’identità ben precisa: «In questo momento non avrebbe alcun senso guardare la classifica. Non ha senso ora e non ce lo avrà neppure fra quattro mesi. Lo abbiamo visto pure domenica scorsa, con una serie di risultati poco pronosticabili: il campionato è questo. È dura per noi, come per tutti. Per quanto riguarda il Mori, ha rimediato due sconfitte, è vero, ma in entrambe le occasioni è sempre stato in partita. Affronteremo una compagine ben organizzata, all’interno di una gara che si annuncia davvero ostica».

CINISMO - La SSD Dolomiti Bellunesi ha archiviato con un pizzico di rimpianto il pari con la Virtus Bolzano: «Ma io sono soddisfatto - precisa Zanini - perché la squadra ha provato a vincere fino alla fine, nonostante un match costellato da infortuni e in salita fin dal primo minuto. Al di là del punto, mi porto a casa la buona mentalità. Anche se dobbiamo essere un po’ più cinici». Cinismo che, in questo avvio stagionale, è una prerogativa di Lorenzo Caprioni: «Parliamo di un giocatore dotato sia dal punto di vista tecnico, sia in termini di leadership. Grazie alla sua esperienza, dà qualcosa in più in zona offensiva. Tuttavia, ho grande fiducia in ognuno dei nostri attaccanti: da Biancheri ad Alex Cossalter, passando per De Paoli e Nunic, che stiamo inserendo in maniera progressiva».

ABITUDINE - Dopo il successo di Adria, i dolomitici cercano un altro colpo in trasferta: «In casa o fuori, gli impegni vanno affrontati allo stesso modo - conclude il mister -. A incidere, semmai, possono essere le dimensioni del campo, ma è più che altro un’abitudine. Quella stessa abitudine che domenica scorsa non avevamo, pur giocando davanti al nostro pubblico, perché per la prima volta il polisportivo di Belluno ospitava un nostro incontro». 


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