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L'Aprilia si coccola il 2005 Guarino: «Esordio frutto di molti sacrifici»

di Massimo Poerio

Nell’ultimo turno di campionato l’Aprilia ha finalmente ritrovato i tre punti battendo il Monterotondo Scalo 2-1 ma oltre alla meritata vittoria c’è stato un altro aspetto da mettere in evidenza: l’esordio ufficiale in prima squadra del centrocampista classe 2005 Alessio Guarino.

Cresciuto ormai da 10 anni partendo proprio dalla scuola calcio dell’Aprilia, Guarino al 30’ del secondo tempo è subentrato al posto di Innocenti (autore del primo gol) ed ha disputato la parte finale di gara mettendo a disposizione grinta, sostanza e spirito di sacrificio che sono stati molto apprezzati dal pubblico del Quinto Ricci. Queste le sue parole dopo la bella emozione.

Buongiorno Alessio, contro lo Scalo sei entrato in campo facendo il tuo debutto ufficiale in prima squadra in un momento delicatissimo del match: che emozioni hai provato e cosa ha significato per te quest’esordio?

“La prima emozione che ho percepito è stata sicuramente l’ansia perché non ero abituato a giocare partite di così tanta importanza ma allo stesso tempo non vedevo l’ora che arrivasse questo momento. Questo esordio per me è stato il frutto di molti sacrifici e di tanto lavoro svolto in questi anni”.

Da 10 anni vesti la maglia dell’Aprilia e dalla scuola calcio hai passato tutte le giovanili per poi arrivare in D: ti è capitato in questi anni di sognare questo momento? Cosa pensi del tuo percorso?

“Il mio obiettivo era sicuramente quello di arrivare a giocare in serie D con la società che mi ha cresciuto. Per quanto riguarda il mio percorso ci sono stati degli alti e bassi dove magari trovavo poco spazio, poi con la fiducia dei mister e con l’impegno sono riuscito ad arrivare al mio obiettivo”.

Se dovessi definire le tue caratteristiche quali sono gli aspetti migliori e quali quelli in cui puoi migliorare? Hai un sogno nel cassetto?

“Le mie caratteristiche principali sono sono l’aggressività la forza nelle gambe, sono bravo con tutti e due i piedi e comunque mi piace impostare il gioco dal basso ma anche inserirmi e provare a segnare. Per quanto riguarda le caratteristiche su cui migliorare sono sicuramente l’irruenza alcune volte eccessiva e magari avere anche un po’ più di personalità per giocare più tranquillo. Il mio sogno è ovviamente continuare a giocare a calcio ad alti livelli e magari un giorno giocare nel professionismo per levarmi molte soddisfazioni dato che il calcio è la mia vita”.


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