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Il Brindisi sarà costretto a pagare circa 16.000 euro

di Redazione NotiziarioCalcio.com
Fonte: antennasud

Brindisi condannato a pagare un importo complessivo vicino alle 16.000 euro per compensi insoluti relativi alla stagione 2019/2020. Questa la decisione della commissione accordi economici che ha accolto i reclami presentati dai calciatori Daniele Fruci, Dino Marino, Luigi Ianniciello e Sasà D’Ancora mentre sono state respinte le richieste di Cristiano Ancora e Alessandro Capone. Oggetto del contendere il pagamento relativo al versamento degli oneri fiscali che come si legge nella sentenza pubblicata “la Società resistente non ha fornito alcuna prova di aver adempiuto ai predetti obblighi imposti dalla normativa fiscale vigente” e da qui “l’obbligo alla Società di comunicare al Dipartimento Interregionale, i termini dell’avvenuto pagamento inviando copia della liberatoria e del documento d’identità del calciatore regolarmente datati e firmati dallo stesso entro e non oltre 30 giorni (trenta) della data della presente comunicazione giusto quanto previsto dall’art. 94 ter comma 11 delle N.O.I.F.”.

Il riferimento è ai “compensi maturati ed insoluti nella stagione sportiva 2019/2020, compresi quelli relativi al periodo intercorrente dalla data dell’1 marzo 2020 al 30 giugno 2020, il Club dovrà provvedere al pagamento dell’importo pari all’80% della somma totale netta pattuita nell’accordo economico, detratto quanto eventualmente già percepito dai tesserati a titolo di indennità ex art. 96 del Decreto Legge 18 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 relativamente al solo rateo di marzo”. Un contenzioso che era già noto da tempo e che ora è giunto a sentenza e che nei tifosi biancazzurri porta alla mente le precedenti sentenze che nel corso di questa stagione avevano portato il Brindisi a partire con una penalizzazione di due punti in classifica oltre ad una serie di ammende ed inibizioni che hanno portato ad una squalifica complessiva di circa un anno al presidente Vangone attualmente sostituito in forza di questa impossibilità di rappresenza della società dall’avvocato Gino Montella.

Al momento il Brindisi non rischia nessuna penalizzazione e questa sentenza non inciderà nella gestione finale di questa stagione ma dovrà forzatamente essere chiuse nei prossimi trenta giorni per evitare ulteriori complicazioni all’atto dell’iscrizione del prossimo campionato.