Grosseto, Indiani mette in guardia i suoi: «La parola Ghiviborgo mi dà noia, sono pericolosissimi»
Il Grosseto si appresta a chiudere un girone d’andata fin qui esaltante, con l’opportunità concreta di riscrivere la storia recente del club e del campionato. Alla vigilia del match interno contro il Ghiviborgo, il tecnico biancorosso Paolo Indiani ha analizzato il momento della squadra, tra la voglia di centrare un record di punti storico e la necessità di mantenere altissima la concentrazione contro un avversario che, per motivi diversi, evoca ricordi non proprio piacevoli.
«Bisogna vincere domani per arrivare a quota 44 punti» ha esordito con fermezza il mister, sottolineando come l'obiettivo del primato assoluto sia a portata di mano, ma non ancora acquisito. «Sarebbe un punteggio straordinario. Ricordo che a San Donato feci 41 punti ed ero convinto che non fosse possibile ripetersi, invece ci siamo riusciti con una giornata d’anticipo. Ora però vogliamo tutti i 44 punti, ma per arrivarci servirà una prestazione di spessore perché non è affatto semplice». Indiani ha inoltre colto l’occasione per ribadire la massima stima nei confronti della stampa locale, allontanando le polemiche esterne: «Ho un enorme rispetto per il vostro lavoro, assolutamente e senza alcuna ombra di dubbio».
Il focus si è poi spostato sul Ghiviborgo, una squadra che storicamente rappresenta una sorta di "tabù" per il tecnico toscano. «A essere onesti, la parola Ghiviborgo mi dà un po' noia» ha confessato Indiani con un sorriso amaro. «L'anno scorso li ho affrontati tre volte e ho perso entrambi i match di campionato, vincendo solo in coppa. Sono quelle statistiche che ti restano in testa anche se non vuoi crederci. Anche con l'Arezzo facemmo uno 0-0 incredibile contro di loro nonostante un assedio totale». Il tecnico ha poi descritto le insidie tecniche della sfida di domani: «È una squadra giovanissima che corre tantissimo e non ha paura di giocare a calcio. Verranno qui con la mente sgombra: se perdono non succede nulla, se fanno risultato fanno il colpaccio. Sono pericolosissimi proprio per questa spensieratezza».
Secondo Indiani, la chiave del match risiederà nell'approccio mentale della sua squadra, che dovrà evitare di farsi trascinare in una partita equilibrata. «In questo girone d’andata, su sedici partite, ne abbiamo giocate forse solo tre completamente alla pari: contro Foligno, Siena e Prato. Mi auguro che domani la bilancia penda decisamente dalla nostra parte fin dall'inizio». L'indicazione tattica è chiara: «Dobbiamo evitare di farli entrare in ritmo. Dobbiamo prendere in mano il comando delle operazioni immediatamente e fare noi la gara».
Per quanto riguarda le rotazioni, l'infermeria non regala grandi novità, obbligando il tecnico a confermare il blocco recente. «La situazione dei giocatori è la solita: Bellini e Guerrini non sono ancora disponibili. Per il resto, gli altri componenti della rosa sono tutti a disposizione per la battaglia di domani». Un ultimo sforzo dunque, prima di tirare le somme di una prima parte di stagione che, in caso di successo, vedrebbe il Grosseto volare a cifre da capogiro.