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Gravina, girone d'andata amaro: quattro sconfitte... costano cinque punti

di Anna Laura Giannini

Il bilancio del girone d'andata della FBC Gravina si tinge di amaro quando si analizzano gli episodi che hanno segnato il cammino della squadra gialloblù. Quattro partite in particolare pesano come macigni nella valutazione complessiva: Fasano, Heraclea, Martina e Aversa. Quattro gare che, senza i minuti di recupero, avrebbero potuto regalare cinque punti in più alla formazione allenata da mister Ragno, modificando sensibilmente la posizione in classifica.

La serie nera è iniziata già alla seconda giornata di campionato. Al "Vicino", contro il Fasano, una delle formazioni più attrezzate del girone, la rete di Pinto al 92° minuto ha spezzato i sogni dei murgiani, che stavano resistendo alla corazzata avversaria. Appena dieci giorni più tardi, un altro colpo al cuore: l'Heraclea ha trovato il pareggio al 97° minuto, strappando altri due punti preziosi.

Le delusioni oltre il novantesimo non si sono fermate, proseguendo anche in trasferta. A Martina, il gol di Storace al 94° minuto ha deciso la partita, pur suscitando le proteste dei gialloblù per una presunta posizione di fuorigioco dell'attaccante avversario. L'ultimo capitolo di questa sfortunata sequenza si è scritto ad Aversa, nell'ultima gara dell'anno solare, quando al 95° minuto è arrivata la rete che ha chiuso definitivamente il girone d'andata. Anche in questa occasione, il club gravinese ha contestato la regolarità dell'azione, ritenendo che vi fosse un presunto fallo su Santoro.

La direzione arbitrale della sfida al "Bisceglia" non ha convinto la dirigenza gialloblù, che ha scelto la via del silenzio nel post partita, evitando dichiarazioni ufficiali che lasciassero trasparire il disappunto per quanto accaduto in campo.

L'analisi del percorso della squadra guidata da mister Ragno mette in evidenza una marcata discontinuità nelle prestazioni lontano dalle mura amiche. I numeri parlano chiaro: in trasferta sono arrivati soltanto sette punti sui 22 complessivi conquistati nel girone d'andata. Una differenza sostanziale rispetto al rendimento casalingo, dove il Gravina ha dimostrato maggiore solidità e consapevolezza dei propri mezzi, costruendo al "Vicino" la base del proprio cammino.

Il confronto con la passata stagione rivela un bilancio in passivo di due lunghezze, ma il contesto competitivo è profondamente mutato. Lo scorso anno, infatti, il divario dalla zona playoff era di ben sette punti, mentre la distanza dalla zona playout raggiungeva addirittura le dieci lunghezze. Quest'anno, invece, i gialloblù si trovano a soli cinque punti dagli spareggi promozione e a una sola lunghezza dalla temuta zona rossa. Dati che testimoniano come il campionato sia decisamente più equilibrato e combattuto, con margini ridotti tra le diverse zone della classifica.

In vista del girone di ritorno, la formazione gialloblù sarà chiamata a sfruttare il fattore campo per costruire gran parte delle proprie ambizioni. Il sostegno del pubblico amico rappresenterà un elemento fondamentale, anche se il calendario riserverà sfide proibitive tra le mura del "Vicino", con avversarie di vertice come Paganese, Martina e Barletta pronte a rendere difficile il cammino verso la salvezza e, possibilmente, verso traguardi più ambiziosi.

In quest'ottica, il mercato di gennaio può offrire un supporto determinante. La società sta lavorando intensamente per rinforzare l'organico: sono in fase avanzata le trattative per l'arrivo di un portiere e di un rinforzo per il reparto offensivo, figure che dovranno colmare il vuoto lasciato dall'assenza di Gnago.

Nel frattempo, segnali incoraggianti sono già arrivati dall'operazione che ha portato in gialloblù il giovane Ceccarini, prelevato proprio dall'Heraclea, una delle squadre che aveva inflitto una beffa ai murgiani nel girone d'andata. L'under rappresenta un primo tassello di un mercato che dovrà necessariamente fornire alternative e soluzioni tattiche a mister Ragno per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

La FBC Gravina si prepara dunque a voltare pagina, consapevole che il girone di ritorno richiederà maggiore cinismo e attenzione nei momenti decisivi delle partite. Quei cinque punti svaniti nei minuti di recupero rappresentano una lezione dalla quale ripartire, con l'obiettivo di trasformare la delusione in energia positiva per costruire un finale di campionato all'altezza delle aspettative di una piazza che merita soddisfazioni.


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