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Gladiator, Maraucci e moglie: «Produciamo e regaliamo mascherine»

di Maria Lopez
Fonte: corriere dello sport

«Nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare gli altri, in un momento di difficoltà per tutti. Produciamo e regaliamo mascherine a chi ne ha bisogno». E' un dono importante, di questi tempi, il gesto di grande umanità di Maurizio Maraucci, esperto calciatore del Gladiator, e sia sua moglie Elita Mastronzo, maestra di danza del suo “Centro Studi Elimas Dance”.

L'attività è ferma, come pure il laboratorio sartoriale di famiglia che hanno deciso di trasformare in una piccola fabbrica per mascherine. La sartoria “Danza Creazioni”, aperta da sei anni a San Pietro a Patierno, quartiere periferico di Napoli, ha ripreso a lavorare, dopo l'intuizione che Maurizio ed Elita hanno avuto:

«Ci siamo domandati se era possibile in quale modo renderci utili per gli altri, con il materiale che abbiamo a disposizione in sartoria». C'erano le rigide le regole da rispettare, spostarsi di pochi chilometri dall'abitazione di Casoria al laboratorio di San Pietro a Patierno. Hanno chiesto l'autorizzazione al Sindaco ottenendo lo spostamento da un Comune all'altro per un motivo di necessità seppure collegato a un lavoro: produzione di mascherine. Però senza scopo di lucro. E così, da qualche giorni, forniti di dispositivi di protezione individuale, Maurizio e la moglie Elita sfornano mascherine in quantità, prodotte con il materiale TNT idrorepellente. Poi le sterilizzano con una pressa a 180 gradi e le imbustano, seguendo alla perfezione le norme, dal punto di vista burocratico ed igienico-sanitario.

I primi duecento articoli sono stati donati gratuitamente ad un supermercato vicino casa ed al vicepresidente della Settima Municipalità di Napoli, Giuseppe Pistone, che a sua volta le ha destinate alle famiglie indigenti della zona. Attraverso il tam tam dei social network, si è saputo di questa iniziative e sono giunte richieste massicce al pari degli apprezzamenti per una iniziativa di indubbia generosità.

In due giorni il trentaseienne difensore del Gladiator (società di Santa Maria Capua Vetere), con un passato in serie B e C1 con Grosseto e Pro Patria, e l’inseparabile moglie, hanno prodotto quasi 500 mascherine, destinate anche ai Carabinieri di San Giorgio a Cremano e di Ariano Irpino: «Lavoriamo ogni mattina, le portiamo a casa da dove le consegniamo a chi fa richiesta abbassando il paniere dal balcone, onde evitare ogni contatto. Continueremo fin quando avremo a disposizione il materiale. C'è la carenza di materia prima, vorremmo produrre senza fermarci, ma i fornitori sono chiusi e non riusciamo ad acquistare altra merce utile alla fabbricazione».

Orgoglioso del gesto l'intero staff del Gladiator, società dei presidenti Mattia Aveta e Giacomo De Felice con cui Maurizio gioca da luglio. Mai come in questo caso il soprannome che lo segue da una vita nel mondo del calcio calza a pennello: la famiglia Maraucci si dimostra “Gigante” sul campo e nella vita.


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