Dolomiti Bellunesi, Visinoni: «Siamo un po' in emergenza, ma teniamo alla Coppa»
Sessantatré giorni dopo si ritroveranno di nuovo una di fronte all'altra. E nello stesso stadio: a Sedico. Da una parte, la Dolomiti Bellunesi; dall'altra, l'Adriese. Ma se un paio di mesi fa in palio c'erano i tre punti per la terza giornata di campionato, ora ci si gioca l'approdo agli ottavi di Coppa Italia. Domani (mercoledì 20 novembre), infatti, il gruppo di Zanini e quello di Vecchiato daranno vita a una sfida secca, valevole per i sedicesimi di finale della competizione: non è previsto il ritorno e, in caso di parità al 90', si tireranno direttamente i rigori. Chi vince avanza, chi perde saluta: palla al centro alle ore 14.30.
DELIZIE - A inquadrare il match è Nicolò Visinoni, che proprio a Sedico, nei trentaduesimi, ha deliziato la platea con una rete (su rigore) e un assist al bacio per il raddoppio di Capacchione: «La coppa è importante, teniamo molto alla qualificazione. Anche perché giocheremo contro una grande squadra. Peccato solo che non sia un periodo facilissimo: a causa dei recenti infortuni, alcuni atleti hanno disputato parecchie partite e il loro minutaggio è piuttosto elevato. Per questo, il mister darà a più di qualcuno un turno di pausa. Siamo un po' in emergenza». I dolomitici intendono comunque scoccare al meglio ogni freccia in faretra: «La gara andrà interpretata al massimo. È un impegno ufficiale e vogliamo passare il turno».
DOPPIO CONFRONTO - Visinoni, nel frattempo, si è rivelato decisivo nel doppio confronto col Campodarsego: in serie D, grazie al rigore conquistato e a un impatto di assoluto rilievo. E in Coppa Italia: «Abbiamo toccato con mano la qualità di una formazione, come quella padovana, costruita con criterio ed elementi di valore. In campionato, la partita è stata un po' falsata dal gol subìto all'inizio, senza aver neppure sfiorato il pallone. Ma siamo stati bravi a riprendere in mano l'incontro. E rimane addirittura un pizzico di rammarico per non aver centrato i tre punti. Sì, alla fine potevamo pure vincerla. E in coppa siamo riusciti a sfoderare una buona prova: davanti alla nostra gente, fa doppiamente piacere».
FORMULA MAGICA - La SSD Dolomiti Bellunesi è un blocco unico: «Va dato merito alla società, alla dirigenza e al mister di aver saputo creare un gruppo ricco di persone di qualità, con uno spirito improntato all'armonia e caratteristiche speciali dal punto di vista calcistico, fisico, ma soprattutto umano. Siamo forti sul rettangolo verde, ma lo siamo altrettanto al di fuori: ci vogliamo bene. Se il nostro collettivo fosse frutto di una formula magica, credo ce la copierebbero in tanti. Poche volte, nella mia carriera, ho trovato un gruppo così. E ne sono felice».