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Continuano le tensioni in casa Albenga: oggi altro striscione

di Redazione Notiziario del Calcio

La passione calcistica di una città, Albenga, è stata messa a dura prova da una serie di eventi che hanno portato la società bianconera sull'orlo del baratro.

Il malcontento popolare, esploso in tutta la sua forza con lo striscione "Liberate l'Albenga" e la disfatta contro la Lavagnese, ha evidenziato un malessere profondo che serpeggia nell'ambiente.

Le radici di questa crisi sembrano affondare in una serie di decisioni discutibili che hanno destabilizzato l'intero ecosistema della squadra. La rinuncia al settore giovanile, una scelta che ha privato il club di un vivaio di talenti e di un legame profondo con il territorio, è stata la prima crepa nel muro.

A seguire, gli addii in massa di dirigenti, allenatore e gran parte della rosa titolare hanno completato l'opera, lasciando una squadra decimata e un ambiente allo sbando.

Le ragioni di queste partenze sono molteplici e vanno ricercate in una gestione societaria che, a quanto pare, non è riuscita a garantire un progetto sportivo solido e sostenibile.


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