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Cavese, mister Di Napoli: «Squadra non pervenuta»

di Redazione NotiziarioCalcio.com

Mister Raffaele Di Napoli ha parlato ieri dopo il ko interno della sua Cavese contro il Nuova Florida. Ecco quanto raccolto da tuttocavese: "Abbiamo racchiuso tutto in una gara: tra infortuni, per l’approccio alla gara, per i gol subiti. Una Cavese non pervenuta. Mi preme fare un in bocca al lupo a Magri ed Endri, valuteremo l’entità dei loro infortuni. Diciamo che questi episodi accadono sparsi nella stagione, oggi sono capitati tutti insieme, è nata così questa sconfitta. Siamo stati troppo leggeri e abbiamo fatto una prestazione sotto le aspettative".

La mia attenzione cade anche sui tre ingressi, di Sette, Di Piazza e Antonelli. Si poteva trasformare invece la squadra in un 3-4-3 vista l’assenza di difensori in panchina?

Sottolineo innanzitutto che con l’inizio del Ramadan, va effettuata anche una gestione diversa per Konate. Gli alibi li trovano i perdenti e noi non lo siamo. Nonostante questa sconfitta, sono sicuro che porteremo la nave in porto. Non perderemo l’entusiasmo e faremo quello che dobbiamo fare. Ad un certo punto sono passato al 4-3-1-2 giocando con Di Piazza e Addessi dietro le punte per cercare di giocare alle spalle dei loro centrocampisti, ma quando queste partite nascono “storte” finiscono purtroppo così. Mi dispiace soprattutto per i due ragazzi infortunati, per tutta la gente venuta allo stadio che ritorna con i fantasmi del passato: io sono molto fiducioso, non dobbiamo perdere l’entusiasmo, dobbiamo resettare. Valuteremo e analizzeremo gli errori commessi e da martedì ci prepareremo per la prossima partita.

Oggi partita più difficile del previsto. Ad un certo punto si pensava all’ingresso di un calciatore più tecnico, che provasse anche la soluzione di tiro da lontano, che si poteva sfruttare meglio.

Condivido il fatto che tiriamo da fuori area, abbiamo buoni tiratori e dobbiamo sfruttarli. Riguardo il fantasista, avevamo Addessi in quel momento, ma con una squadra chiusa tutta dietro, ad un certo punto abbiamo visto che non potevamo adottare più questa soluzione. Abbiamo giocato in dieci per venti minuti e nonostante questo ho lanciato dentro anche Gueye per sfruttare la sua fisicità.

Nonostante questo, però mi assumo le responsabilità non mi è piaciuta la squadra: dai miei ragazzi mi aspetto serenità e consapevolezza, ma oggi questi aspetti non li ho visti, dovrò lavorare di più su questo. Questa sconfitta deve darci la consapevolezza che nessuno ci regola nulla e dobbiamo restare sereni per centrare il nostro obiettivo.

Questa sconfitta si può definire salutare?

L’ho detto al presidente e al direttore, questa sconfitta ci fa ritornare con più determinazione, per resettare e non pensare al vantaggio che abbiamo: è un campionato difficile, dove occorre più la testa che le gambe. I ragazzi erano giù di morale, ma li ho visti determinati a ripartire. È normale che, quando faccio dei cambi sono per il bene della squadra. Da fuori è giusto ricevere delle critiche, ma i cambi sono sempre inerenti alla funzionalità della squadra. Abbiamo pensato di togliere Konate, giocatore di grande spessore, visto che l’ho visto un po’ sotto, e ho fatto entrare Antonelli. Da lui mi aspetto molto di più, qui stiamo giocando a Cava de’Tirreni, non al nord. Per indossare questa maglia c’è bisogno di grande determinazione e ripresa da parte sua.

Secondo lei, a parte i meriti per la Nuova Florida che ha disputato una grande gara, c’è stato qualche problema di mentalità, magari si è scesi in campo con la consapevolezza di aver già vinto la gara?

Se questo è il problema, allora il colpevole sono io che non ho acceso quella “lampadina” nelle loro teste. Siccome penso di aver lavorato tanto in settimana su questo aspetto, soprattutto dopo i festeggiamenti di domenica scorsa, in cui c’è stata una partita con un grande dispendio “nervoso”, ero consapevole che potesse succedere una cosa del genere. La squadra ha fatto ciò che abbiamo preparato e la Nuova Florida ha giocato solo di ripartenza. Tutti oggi abbiamo commesso degli errori di leggerezza e questo non ce lo possiamo permettere. Ognuno deve cercare di guardarsi dentro, capire cosa ha sbagliato e ripartire.

Come pensa appunto di ripartire contro il Flaminia?

Senza perdere entusiasmo. Indossiamo una maglia che va rispettata, abbiamo 9 punti di vantaggio sulla seconda, ci sono tutti gli ingredienti per giocare bene. Il gioco del calcio è semplicità e divertimento. Mettendoci convinzione e senza avere paura, facciamo la prestazione. Ci servirà da lezione.


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